AMORE E PSICOLOGIA

È vero che in amore vince chi fugge?

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Cosa dice la psicologia in merito alla celebre frase "In amore vince chi fugge"?

Restare o andar via? In una relazione di coppia qual è la mossa vincente che può permetterci di non soffrire troppo in caso di problemi? C'è un vecchio detto che dice che "In amore vince chi fugge", ma sarà proprio vero che, invece, non vince chi resta? Se pensi che sia solo un detto o una provocazione, la psicologia interviene per spiegarci che, tutto sommato, un piccolo fondo di verità c'è in tutto questo.

Innanzitutto, cerchiamo di capire cosa vuol dire questa frase. Significa semplicemente farsi desiderare, non essere dato per scontato, far provare sensazioni, in caso di assenza, che possono far riflettere la coppia in un momento di difficoltà, per ritrovare l'equilibrio perduto. In pratica, dicono gli psicologi, è una "tattica" usata in amore (e non solo nelle relazioni amorose) per far aumentare il desiderio che si ha dell'altro, che vorrebbe, invece, soddisfare il proprio desiderio di avere il partner accanto in quel momento, senza aspettare.

Farsi desiderare, secondo gli esperti di psicologia, si traduce in chiamate che non arrivano, messaggi visualizzati su Whatsapp ai quali non vengono date risposte o che vengono date dopo un tempo lunghissimo e interminabile. Nel partner si innesca un meccanismo per cui l'attesa straziante, la paura di perdere l'altro, l'incertezza di quello che succede possono indurre a fare un primo passo verso la riconciliazione. In alcuni casi è una tattica che può funzionare, ma la fuga in amore potrebbe avere anche dei risvolti negativi.

L'altro partner potrebbe iniziare a capire che, forse, non è la relazione che cerca o trovarsi meglio da solo, sperimentando l'assenza del compagno o della compagna in modo positivo. Molti esperti sottolineano, poi, che si tratta in alcuni casi di una strategia manipolatoria, per avere in pugno l'altro attore protagonista della relazione. Una relazione che, in questo caso, non sarebbe per niente sana. Quindi, va bene farsi desiderare un po' e aumentare il senso di attesa, a patto di non giocare con i sentimenti dell'altro.

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