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Gatti e razze più pregiate: quali sono e i costi

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Ci sono razze di gatti dai costi stellari per incroci originali o reperibilità scarsa

Il nostro micio domestico non ce ne vorrà, ma nella lista dei gatti di razze pregiate difficilmente troverà il suo nome. Ci sono infatti esemplari che vantano discendenze nobili, altri che sono frutto di sapienti incroci di laboratorio. E tra scarsa reperibilità o proprio rarità nelle specie, i costi salgono.

Un esempio è il gatto Bengala, dal caratteristico mantello a macchie che lo fa sembrare un leopardo in miniatura. Ha origine negli anni 70, quando fu appunto incrociato un gatto leopardo asiatico con un esemplare domestico a pelo corto e gli allevamenti di questo felino oggi vendono i loro esemplari tra i 2000 e i 10mila euro per alcune linee di sangue.

Di sicuro più economico il blu di Russia, il quale parte dai 1000 euro, ma come razza non ha bisogno di attenzioni o alimentazione diverse dagli altri felini. Al contrario, il gatto Sphynx, visto il suo vello inesistente, necessita di qualche cura in più a livello epidermico, inoltre il costo medio è di 2000 euro, che può salire.

Cosa dire poi del Persiano, una nuvola di pelo che può superare i 3000 euro in caso di cuccioli dal pedigree stellato. Si scende a 1000 euro di base per lo Scottish Fold, il simpatico gatto con le orecchie piegate e la facciona rotonda che gli è valso il soprannome di micio orsacchiotto. Ma occhio, la razza risente spesso di problemi ad ossa e articolazioni.

Si scende tra i 600 ed i 1000 euro per un American Curl, il quale, al contrario dello Scottish, ha le orecchie con ricciolo all’esterno. Ci sono varietà a pelo lungo e corto e di certo nel primo caso è necessaria una manutenzione regolare del mantello. La razza non è molto diffusa da noi in Italia.

Un bel micio da appartamento è anche il Bristish Shorthair, dal manto grigio e la corporatura robusta e possente. Il suo costo iniziale oscilla tra i 600 ed i 1000 euro, ma difficilmente si arriva a cifre alte. Tale esemplare è il compagno ideale dei proprietari che amano la vita da divano, perché non è molto attivo.

Il gatto più caro del mondo? È un ibrido, si chiama Ashera e può arrivare a costare fino a 100mila euro per la sua versione Royal, scendendo a 50mila per quella Snow, candida come la neve. Il costo da monolocale è giustificato dai pochissimi esemplari nati in laboratorio da un incrocio tra gatto leopardo asiatico, gatto domestico e servalo africano.

Se ti abbiamo incuriosito, questa razza è stata creata dalla società californiana Lifestyle Pets, che voleva mettere in commercio un esemplare anallergico di lusso.

In Italia, ammesso che qualche appassionato lo voglia acquistare dagli Stati Uniti, non è ammessa la detenzione se non dalla quarta generazione in poi, come il Savannah. Ciò in quanto anche l’Ashera viene considerata una specie esotica e selvatica.

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