SALUTE

Cosa mangiano i gruppi sanguigni?

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La dieta personalizzata in base al gruppo sanguigno di appartenenza.

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La dieta del sangue

Nelle culture asiatiche il gruppo sanguigno sostituisce il nostro oroscopo. Secondo molti studi  l’appartenenza ad un gruppo, piuttosto che ad un altro, è indice di  specifiche caratteristiche caratteriali. Per noi, generalmente, è un dato di riferimento da tenere sempre in considerazione (e talvolta attaccato al collo) nei casi di estrema urgenza.

Le nuove frontiere della ricerca però associano sbalorditivamente l’appartenenza ad un gruppo sanguigno con una specifica dieta che, inaspettatamente, non tiene conto della costituzione o del metabolismo, ma solo delle proprietà del proprio sangue.

Il gruppo 0: il cacciatore

Il gruppo 0 è il gruppo sanguigno originario esistente quando l’alimentazione era basata unicamente sulla caccia, sulla frutta e sulle piante selvatiche.
Le proteine di origine animale ne fanno da protagoniste e sono esclusi, invece, i carboidrati e tutte le pietanze a base di farina di frumento

Gli alimenti da preferire, dunque, sono tutte le carni magre, frutta e verdura in abbondanza, mentre è necessario evitare tutti i derivati del latte, ma anche l’alcool e la caffeina, che tende ad aumentare l’adrenalina già molto alta nei tipi ‘0’.

Il gruppo A: l’agricoltore

La dieta del tipo ‘A’ coincide, storicamente, con l’introduzione dell’agricoltura e con il relativo aumento del consumo di cereali da parte dell’uomo. La dieta mediterranea è quella che più si avvicina a questo tipo di alimentazione composta da una componente vegetariana molto spiccata.

Consuma in quantità minore le proteine animali e prediligi i carboidrati, per te di facile assimilazione, limita lo zucchero, la caffeina e l’alcool e concediti tanti piccoli pasti in quantità molto ridotte. Ricordati, inoltre, di non saltare i pasti!

Il gruppo B: il nomade

All’origine del gruppo B ci sarebbero le mutate condizioni climatiche in seguito alla migrazione dei nostri antenati dal sud al nord del mondo. In quanto popolazioni nomadi, la loro dieta era basata prevalentemente sul consumo di carne e prodotti caseari, cosa che ha sempre permesso a questo tipo di seguire una dieta più equilibrata e varia.

Attenzione, però: i cibi che possono affaticare il vostro metabolismo sono tanti, e vanno ridotti. Tra questi i più rischiosi sono il mais, il grano saraceno, i semi di sesamo e i pomodori, tutti elementi che sono all’origine di fatica e ritenzione idrica per l’organismo.

Il gruppo AB: l’enigma

Il gruppo ‘AB’ è il nuovo nato, colui che deriva dalla mescolanza dei gruppi A e B e che ha origine nel periodo storico delle invasioni barbariche.
In quanto tale questo gruppo presenta sia i vantaggi che gli svantaggi di entrambi i gruppi e richiede sì una dieta mista, ma presa con moderazione.

Da evitare alcool e caffeina, è preferibile concentrarsi sul consumo frequente di crostacei, formaggi e verdure, mentre è necessario prestare molta attenzione ai ‘mix’ scorretti, come ad esempio quello tra l’amido e le proteine, difficilmente assimilabili dal vostro intestino.

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