Ogni relazione ha i suoi alti e bassi. Anche le coppie più solide attraversano momenti difficili. Alcuni anni, però, sembrano più delicati di altri. Gli esperti li chiamano “anni di crisi”, fasi in cui l’equilibrio si spezza e serve un nuovo modo per stare insieme. Quali sono gli anni di crisi di una coppia?
Ogni coppia è diversa. Le crisi non arrivano sempre con l’orologio in mano. A volte si presentano prima, a volte non arrivano affatto. Ma riconoscere che è normale avere fasi di difficoltà aiuta a non viverle come un fallimento. Affrontare una crisi con sincerità e rispetto può diventare un’occasione per crescere insieme.
Quali sono i momenti considerati maggiormente delicati?
- Uno dei primi momenti critici è intorno al terzo anno. Finita la fase dell’innamoramento, si entra nella vita vera. Emergono differenze, abitudini diverse, aspettative non sempre condivise. È il momento in cui la passione lascia spazio alla convivenza quotidiana.
- Un altro punto fragile è il settimo anno, noto anche come “crisi del settimo anno”. La routine può diventare pesante, il dialogo meno intenso e si rischia di dare tutto per scontato. È una fase in cui si mette in discussione la relazione: si guarda indietro, ma anche avanti.
- Anche il decimo anno può portare cambiamenti. Spesso coincide con nuove sfide: figli che crescono, cambi di lavoro, desiderio di ritrovare se stessi. È una fase che richiede ascolto e adattamento. Non sempre facile, ma piena di possibilità.
- Infine, c’è un altro momento delicato: quando i figli diventano grandi e la coppia si ritrova da sola, come all’inizio. Dopo anni di vita familiare intensa, possono emergere la fatica o il bisogno di riscoprirsi come partner, non solo come genitori. La sindrome del nido vuoto, spesso, mette a dura prova le coppie anche più consolidate, che si ritrovano da sole in case senza più sapere a che punto è il loro rapporto.