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Ansia da matrimonio: come gestire lo stress

Ha mai sentito parlare di stress da lavoro correlato? Con questo termine si indica quella percezione che un lavoratore ha quando crede che le sue capacità non siano in linea con le richieste che vengono fatte al lavoro. Ogni azienda dovrebbe valutare il rischio di stress di lavoro correlato, perché ultimamente i casi sono purtroppo in crescita. Ne va della salute del lavoratore stesso, ma di riflesso anche della produttività dell'azienda. Per questo bisogna porre la massima attenzione a un problema spesso troppo sottovalutato.
Si parla di stress da lavoro correlato quando un lavoratore è sottoposto a una mole di lavoro troppo elevata o non proporzionata alle sue effettive capacità. Soffrire di stress, a casa come al lavoro, purtroppo è la normalità, ma in questo caso entrano in gioco altri fattori che possono causare problemi di salute non indifferenti, che si riflettono poi sulle performance del lavoratore stesso sul luogo di lavoro.
Una situazione da non sottovalutare, come espressamente sottolineato nel D.Lgs. 81/2018, che definisce lo stress lavoro-correlato (SLC) come uno dei rischi che deve essere valutato e gestito, oltre che prevenuto.
La Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro ha analizzato il problema, trovando un metodo per monitorare efficacemente la situazione e chiedendo una valutazione ogni 2/3 anni. Sono tante le modalità con cui le aziende possono intervenire, come ad esempio formare figure professionali per prevenire tali situazioni. L'Inail, inoltre, individua un percorso metodologico composto da 4 fasi:
Conoscere i rischi è il primo passo per avviare una strategia in cui ogni azienda deve coinvolgere i dipendenti, soprattutto quelli a maggior rischio.