Il lavoro da casa è ormai una realtà consolidata per molte persone, ma non sempre si pensa al suo impatto ambientale. Computer accesi tutto il giorno, riscaldamento o condizionatore in funzione e consumi energetici elevati possono infatti aumentare l’impronta ecologica domestica. Con qualche accorgimento, però, è possibile rendere il lavoro da remoto più responsabile, senza rinunciare al comfort quotidiano. Ecco come rendere sostenibile anche il lavoro da casa.
- Ridurre i consumi energetici è uno dei primi passi da compiere, per ottimizzare l’uso dell’energia. Scegliere lampadine a LED, spegnere i dispositivi quando non servono e impostare il computer in modalità risparmio energetico sono piccole azioni che fanno la differenza. Anche la postazione conta: lavorare vicino a una finestra permette di sfruttare la luce naturale, riducendo la necessità di accendere lampade per ore.
- Creare una postazione ecologica è semplice. Un angolo di lavoro sostenibile può essere organizzato scegliendo mobili in legno riciclato o certificato FSC e accessori durevoli invece di prodotti usa e getta. Utilizzare una borraccia o una tazza riutilizzabile al posto delle bottiglie di plastica è un gesto semplice ma efficace. Anche le piante da scrivania, oltre a migliorare l’umore, aiutano a purificare l’aria.
- Digital detox e connessione consapevole sono due parole chiave da tenere a mente per chi opera in smart working. Ridurre l’impatto digitale è un altro modo per rendere il lavoro più green. Limitare le e-mail superflue, archiviare i file in modo ordinato e utilizzare servizi cloud a basso consumo energetico aiuta a diminuire l’impronta di carbonio digitale. Fare pause lontano dagli schermi, inoltre, favorisce la concentrazione e il benessere mentale.
- Infine, anche piccole scelte quotidiane contribuiscono alla sostenibilità: preparare pasti fatti in casa anziché cibo confezionato, differenziare correttamente i rifiuti e scegliere fornitori di energia rinnovabile sono gesti che, sommati nel tempo, generano un impatto positivo.