AMORE E PSICOLOGIA

Lui vuole un figlio ma io no: come affrontare la situazione

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Se lui vuole un figlio ma noi no, affrontiamo la situazione nel modo giusto

Qualsiasi coppia ha i suoi momenti di crisi, da quelle di nascita più recente a quelle più navigate, dove spesso capita di affrontare discorsi che vedono i partner su posizioni differenti. Se anche si sta insieme da molto tempo e per molti versi ci si è adattati all’altra persona, è possibile che restino comunque degli aspetti sui quali non si è concordi.

Anzi, più la coppia avanza negli anni e più diventa possibile che le esigenze dell’uno e dell’altra non coincidano, dando origine a discussioni o, nei casi più gravi, a rotture. In genere si discute molto per la questione convivenza, per il matrimonio e certamente per i figli, che possono essere un desiderio forte di uno dei due, ma non per l’altro.

Non bisogna pensare però che sia sempre e solo lei a desiderare la genitorialità, mentre il compagno preferisce una vita senza responsabilità e legami. Sempre più spesso è infatti lui che vuole un figlio mentre lei no, sia perché la precedenza viene data al lavoro, sia perché non se la sente di affrontare questa esperienza.

È anche possibile che sia solo una questione di tempistiche, perché magari il partner sente l’urgenza di avere dei figli subito, mentre lei vorrebbe solo aspettare un momento migliore. Questa cosa accade spesso quando c’è una certa distanza di età tra i due, ma anche quando uno è professionalmente stabile, mentre l’altra non si è ancora sistemata lavorativamente parlando.

In ogni caso, qualunque sia il motivo per cui le opinioni sui figli non vanno nella stessa direzione, è assolutamente importante affrontare il discorso con apertura mentale e comprensione nei confronti dell’altra persona. Ogni posizione è giusta, nessuno dei due ha più diritti dell’altro e nessun desiderio di ciascun partner ha un peso maggiore.

Si deve accettare la diversità di vedute e parlare a cuore aperto, cercando di capire innanzi tutto i propri progetti futuri, ma anche mettendo in tavola le proprie preoccupazioni. È un percorso duro e difficile, ma è anche l’unico modo per comprendere se con l’altra persona si può andare avanti oppure no.

Meglio lasciarsi subito con rispetto e affetto che dopo in mestizia.

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