RICETTE

Come fare la birra in casa con il kit: istruzioni passo passo

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Come fare la birra in casa con il kit? Ecco come prepararla seguendo pochi e semplici passaggi.

Indice dell'articolo

Negli ultimi anni quella di fare la birra in casa è divenuta una vera e propria moda, sempre più persone, soprattutto giovani, si avvicinano a questa vera e propria arte; un po’ per passatempo ma soprattutto per amore verso questa antichissima bevanda che sembra fosse conosciuta già ai tempi degli antichi egizi. Per produrre della birra senza comprare il concentrato di malto, il processo è notevolmente lungo e abbastanza complicato perché, per ottenere il malto, indispensabile per produrre la birra, occorre partire dai semi di cereali. Quindi, soprattutto per chi si cimenta per la prima volta nell’arte del “mastro birraio”, è molto meglio iniziare a produrre la birra con l’apposito kit. Spesso nel kit è compreso il concentrato di malto, altrimenti è possibile comprarlo a parte.
Iniziamo premettendo che il kit è reperibile presso un’agricola o negozi specializzati per prodotti enologici.
Per la scelta dell’estratto di malto sono a disposizione una grande quantità di tipi e di marche. Potrai scegliere una Lager, una Pale Ale, una Porter, ecc. Non tutti gli estratti hanno la stessa resa perché non tutti gli estratti hanno la stessa concentrazione zuccherina, per cui, a parità di quantità di birra, più sarà alto il grado alcolico e più estratto sarà necessario. Per fare un esempio comunque, si prenderà  in considerazione la preparazione di una Lager. In questo caso, con 1,8 kg di estratto si ottengono circa 23 litri di birra.

Come fare la birra in casa con il kit: attrezzatura necessaria



•    Un pentolone e pentolino più piccolo  
•    Un fermentatore di 25-30 litri
•    Un gorgogliatore
•    Due tubi + un’asta di travaso (un tubo per travasare la birra dal fermentatore al secchio di travaso e uno da attaccare all’asta di travaso)
•    Una paletta dal manico lungo per mescolare gli ingredienti
•    Un termometro adesivo
•    Secchio di travaso con relativo tappo ermetico
•    Un densimetro e un cilindro di plastica per misurare la densità della birra prima dell’imbottigliamento
•    Bottiglie a sufficienza, facilmente reperibili riciclando quelle della birra comprata. Molto pratiche sono quelle con tappo a gabbietta e guarnizione. In alternativa si possono usare i tappi a corona usando la tappatrice.
•    Una bilancia per pesare lo zucchero che dovrà essere preciso al grammo

Metabisolfito di potassio o candeggina per sanificare tutta l’attrezzatura (oppure utilizzare un sanificatore presente in commercio). È opportuno spendere due parole per spiegare l’importanza della misurazione della densità. All’inizio il mosto (concentrato + acqua + lievito + eventuale zucchero) è molto denso per cui il densimetro tenderà a galleggiare molto e quindi, sulla sua scala graduata si leggerà un certo grado di densità. Mano a mano che il lievito consumerà gli zuccheri dell’estratto di malto, la densità diminuirà e quindi il densimetro galleggerà di meno, il risultato sarà che sua scala graduata si leggerà un valore inferiore. Tanto per avere un’idea dei valori che potrai leggere, tieni presente che all’inizio il mosto segnerà una densità di 1.040-1.050.

La birra va imbottigliata quando il densimetro segnerà 1.010. Tieni presente però che questo valore è solamente indicativo perché cambia a seconda dell’estratto che userai. Per avere la densità giusta affidati alle istruzioni che ti verranno fornite con l’estratto. Per la buona riuscita della birra, l’igiene è di fondamentale importanza; sono i batteri infatti i nemici più temibili di questa produzione perché possono distruggere i lieviti che sono i responsabili della fermentazione. Per questo motivo dovrai sanificare tutti gli attrezzi prima di usarli. A questo proposito ricorda che, durante la fermentazione, la birra spillata per misurarne la densità, dovrà essere gettata e non rimessa nel fermentatore. Sempre per motivi di igiene la birra non va rovesciata bensì trasferita da un contenitore a un altro attraverso un tubo. In questo modo si eviteranno inutili contatti con l’aria.

Come fare la birra in casa con il kit: procedimento


Come prima cosa sanifica tutto l’occorrente, il fermentatore va riempito fino all’orlo con una soluzione di metabisolfito (tre cucchiaini per litro d’acqua oppure un tappo di varechina ogni dieci litri d’acqua, avendo cura di sciacquare molto bene). Lascia il tutto in ammollo per una ventina di minuti con la soluzione sterilizzante. Assicurati che la soluzione entri anche nel gorgogliatore e nel tubo per il trasferimento.

Nel pentolone metti a scaldare 3-4 litri d’acqua e nel frattempo in un pentolino più piccolo metti a bagnomaria la latta contenente l’estratto di malto (questo serve per rendere più fluido il prodotto che altrimenti stenterebbe molto a uscire dalla latta).
Quando l’acqua nel pentolone inizierà a bollire unisci l’estratto. Se la ricetta che hai scelto lo prevede, aggiungi anche lo zucchero precedentemente pesato con cura.
Mescola bene per dieci minuti. Ora versa il tutto nel fermentatore e aggiungi acqua fredda (se usi quella del rubinetto falla bollire prima per 15 minuti circa) fin o ad arrivare a 23 litri.

Applica il termometro adesivo sul fermentatore a livello della birra e controlla che sia tra i 20°C e 22°C al massimo 24°C. Se necessario poni il contenitore a bagnomaria in acqua fredda. Temperature superiori rovinerebbero il lievito impedendo la fermentazione. Mescola vigorosamente con la paletta per fare incorporare una grande quantità di ossigeno. Continua a mescolare per 5-10 minuti. Senza ossigeno i lieviti non sono in grado di riprodursi. A parte porta a ebollizione 300 ml di acqua con un cucchiaino di zucchero. Fai freddare alla temperatura di 28°-30°C. e aggiungi il lievito che ti è stato fornito insieme al kit. Lascia fermo per 15 minuti circa. Noterai che la soluzione avrà formato una spessa schiuma. Versa nel fermentatore e gira accuratamente con la paletta. Chiudi il fermentatore con il tappo e monta il gorgogliatore. Riempi a metà il gorgogliatore con un poco di superalcoolico per sanificare.

Dopo qualche ora il gorgogliatore inizierà a “borbottare”, è segno che è iniziata la fermentazione. Se non dovesse accadere aprite il coperchio e mescola ancora una volta vigorosamente per ossigenare il mosto. Lascia fermentare per circa 10-15 giorni prelevando di tanto in tanto una piccola quantità di birra per testarne la densità. A tal proposito versa un poco di birra nel cilindro e immergi al suo interno il densimetro. È preferibile iniziare a fare il test della densità solo dopo che sarà finito il “borbottio”.

Quando avrai raggiunto la densità suggerita dalla ricetta, la tua birra è pronta per essere imbottigliata. Prima del travaso però dovrai aggiungere una certa quantità di zucchero in funzione di quanto vuoi ottenere frizzante la tua birra. Non tutte le birre richiedono lo stesso grado di effervescenza, ma per ottenere quello giusto, ti potrà essere utile una tabella.

Prima però una premessa: il priming è quella scienza che permette di aggiungere lo zucchero sufficiente per ottenere il giusto grado di effervescenza a seconda della birra che stiamo producendo. L’effervescenza è prodotta dall’anidrite carbonica. Negli impianti industriali questo avviene con l’introduzione forzosa e diretta di questo gas nel fermentatore. Nella produzione casalinga dovrai essere tu ad aggiungere lo zucchero che verrà metabolizzato dai lieviti ancora presenti e che produrrà una piccola quantità di alcool e una certa quantità di anidrite carbonica. Per ogni grammo di zucchero fermentato si sviluppano 0,5 grammi di alcool e 0,5 grammi di anidrite carbonica equivalente a 0,25 litri. Per ottenere un volume di anidrite carbonica quindi sono necessari 4 grammi di zucchero. Non tutte le birre però hanno bisogno dello stesso grado di effervescenza.
Ecco di seguito una piccola tabella esplicativa:
Tipo di birra                              Volumi CO2 /litro
Ale inglesi                                         1,5 - 2
Stout e porter                                    1,6 - 2,2
Ale americane                                    2,2 - 2,6
Lager e Pils                                        2,4 - 2,7
Belgian Ale                                        2,4 -3,2

Per calcolare quindi lo zucchero da aggiungere alla tua birra dovrai effettuare questa semplice operazione:
volumi desiderati x 4 x litri di birra = grammi di zucchero da aggiungere.
Dopo aver aggiunto lo zucchero necessario pesato precisamente, inizia il travaso con l’apposito tubo dal fermentatore al secchio di travaso. Chiudi il secchio, sigillalo e montagli l’apposita asta di travaso. Riempi le bottiglie lasciando all’incirca 4-5 cm di spazio tra la birra e il collo della bottiglia. Lascia ancora fermentare per circa 15 giorni al riparo dalla luce e a circa 22°-24°C. Se la lascerai un mesetto in frigo prima di gustarla, il risultato sarà ancora più soddisfacente.
Volendo personalizzare la tua birra con particolari spezie, potrai farle bollire all’inizio nel pentolone insieme al mosto, chiuse però all’interno di una garza, che toglierai prima di introdurre il tutto nel fermentatore.



 

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