INGREDIENTI E CURIOSITÀ

Caffè corretto, quali alcolici usare per prepararlo

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Il caffè è la bevanda che meglio si presta all'abbinamento con un liquore. Quale scegliere per offrire o degustare un ottimo caffè corretto?

Il caffè corretto è un'abitudine molto diffusa nelle regioni del Nord Italia, dove l'aggiunta alcolica è soprattutto a base di grappa. Nel Triveneto è talmente una consuetudine che se un barista ti chiede "liscio?", probabilmente ha già una bottiglia di distillato in mano e non ti sta domandando se desideri un caffè macchiato ma una correzione.

L'abbinamento caffè-liquore è considerato uno dei digestivi migliori e un modo gradevole di concludere un lauto pasto, per non dimenticare tutte le bevande calde e corroboranti a base di caffè come la "grolla" o caffè alla Valdostana, l'Irish coffee o la Moretta fanese.

Quali sono gli alcolici più diffusi oltre alla grappa? Brandy, rhum e whisky sono grandi classici, ma nessuno si stupirà se abbinerai al caffè un liquore all'anice come il Varnelli – molto utilizzato a Sud – o la classica Sambuca. A Torino si usa aggiungere il bicerìn, un liquore a base di cioccolato gianduia, nel padovano caffè Pedrocchi si aggiunge crema di menta, mentre come abbiamo detto in Valle d'Aosta è diffuso il genepì. Il Calvados è una correzione tipicamente francese, il maraschino si usa tra Veneto e Dalmazia in alternativa all'acquavite, chi ama il sapore dolce aggiunge crema di whisky e chi vuole un caffè al quadrato, rinforza con un liquore al caffè.

Ognuno ha la propria correzione preferita e se trovi accattivante l'idea, dovrai provare tutte le opzioni per trovare quella perfetta per te, più o meno dolce, più o meno aromatica. Esistono divieti assoluti? Nessuno, a parte forse il limoncello, ma molti non lo disprezzano.

Come si serve la correzione? Può essere versata direttamente dal barista ma l'uso più elegante - al ristorante o a casa – è portare a tavola una scelta di superalcolici adatti al caffè. Ancora meglio, si porta un bicchierino dell'amaro prescelto, che può essere aggiunto ma anche sorbito separatamente.

In Veneto, ad esempio, quest'ultima opzione è chiamata resentìn o rasentìn, che in dialetto significa risciacquo: una volta finito il caffè, se ne lascia una goccia nella tazzina e la si risciacqua via con uno shot di grappa.

I puristi lo bevono senza zucchero ma se l'amaro del caffè ti spaventa, scegli un liquore con una buona percentuale zuccherina come una crema cacao.

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