Il tartufo nero è uno dei tesori più preziosi della gastronomia italiana. Il suo profumo intenso e il sapore inconfondibile hanno conquistato chef e appassionati in tutto il mondo.
Nonostante la sua fama, non è necessario essere professionisti dei fornelli per portarlo in tavola. Bastano alcune attenzioni nella preparazione e un uso equilibrato per esaltare al meglio questo ingrediente raro. Il tartufo nero non è solo un alimento, ma anche il simbolo di un legame profondo con la terra e i suoi ritmi naturali. Usarlo in cucina significa valorizzare tradizioni locali e riscoprire la semplicità di piatti genuini, capaci di emozionare senza eccessi.
Cos’è il tartufo nero
Il tartufo nero è un fungo ipogeo che cresce in simbiosi con le radici di querce, noccioli e altri alberi. Si raccoglie in diverse regioni italiane, dall’Umbria al Piemonte, e la sua varietà più pregiata è il cosiddetto “tartufo nero pregiato di Norcia e Spoleto”. A differenza del tartufo bianco, il nero ha un gusto più delicato e versatile, ideale sia crudo sia cotto.
Come prepararlo
Il tartufo nero non richiede cotture elaborate. La regola principale è pulirlo con delicatezza, spazzolare la superficie per eliminare la terra e, se necessario, passarlo velocemente sotto un filo d’acqua. È consigliabile asciugarlo subito con un panno morbido. Una volta pronto, si può affettare sottilmente o grattugiare per arricchire i piatti.
L’uso in cucina
Il tartufo nero trova spazio in ricette semplici e raffinate. Il segreto è non esagerare, il tartufo va dosato con equilibrio per non coprire gli altri ingredienti, ma accompagnarli.
• Uova al tartufo: poche lamelle sottili aggiunte a uova strapazzate o a un uovo al tegamino bastano per sprigionare tutto il profumo.
• Pasta fresca: tagliolini o tagliatelle condite con burro e tartufo grattugiato rappresentano una delle combinazioni più amate.
• Carni e arrosti: il tartufo nero può arricchire salse e intingoli, regalando un aroma elegante a piatti di carne.
• Formaggi: ottimo accostato a pecorini stagionati o a formaggi cremosi che ne esaltano la fragranza.
Conservazione
Se non lo si consuma subito, il tartufo nero può essere conservato in frigorifero avvolto in carta assorbente e chiuso in un contenitore ermetico. È bene sostituire la carta ognigiorno per mantenere intatta la freschezza. In alternativa, si può tritare e unire a olio o burro, così da creare condimenti pronti all’uso.