CONSIGLI E PREPARAZIONI

Come si cucina l'amaranto: la tecnica e i tempi di cottura esatti

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L'amaranto è una pianta erbacea ottima, i cui frutti si usano per primi piatti deliziosi

Simile come aspetto alla quinoa, l'amaranto fa parte insieme a quest'ultima del gruppo degli pseudocereali, a cui appartiene anche il grano saraceno. Ricco di proteine e invece privo di glutine, questo prodotto è molto utilizzato nelle diete dei soggetti celiaci, ma sempre di più anche nei menù di chi vuole avere un'alimentazione varia, che alterni la pasta e il riso con altre alternative.

Ma come si cucina l'amaranto? Parliamo innanzi tutto di tempistiche, perché i frutti di questa pianta erbacea, che sono la sua parte edibile, hanno bisogno di un lungo tempo di cottura, che va da un minimo di 20 ad un massimo di 40 minuti se vogliamo cuocerli in acqua o altri liquidi. Nel primo caso la tempistica è per la pentola a pressione, nel secondo per la pentola normale.

Le proporzioni sono una parte di amaranto per 3 parti di acqua, brodo o acqua di pomodoro. L'amaranto va preventivamente sciacquato sotto il getto del rubinetto, così da eliminare impurità e saponina, poi versato in liquido bollente e preventivamente salato.

L'amaranto, un po' come fa il riso, assorbirà il liquido in cui è immerso. Una volta calato, dobbiamo abbassare la fiamma e coprire la pentola, lasciando sobbollire per il tempo necessario e girando di tanto in tanto. Il risultato finale è di una pastella un po' gommosa, che può essere usata per qualunque tipo di ricetta.

Se non saliamo l'acqua, possiamo usare l'amaranto anche per la colazione, nel caffellatte caldo al posto dei cereali. Negli altri casi possiamo condirlo con salse, sughi e verdure grigliate, come fosse una normale pasta. Oppure possiamo aggiungerlo a zuppe o passati per dare consistenza.

C'è anche un altro modo di cucinare l'amaranto ed è tostandolo in padella. Quest'ultima dovrà essere calda e non unta e i semini andranno smossi spesso, fino a quando non iniziano a scoppiettare. Possiamo usarli come aggiunta ad insalate e anche per fare una croccante panatura a seitan e tofu, per un piatto vegano ottimo.

Ovviamente se lo usiamo con il seitan, ricordiamoci che il piatto non sarà senza glutine.

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