Quali sono i cibi che inquinano meno e quelli che inquinano di più?

Quando mangi inquini. Com’è possibile? Non è l’atto di mangiare che ti fa inquinare, ovviamente, ma è la tua spesa e i processi di produzione per confezionare e realizzare i prodotti che acquisti che producono inquinamento. Quindi quando vai al supermercato rifletti bene su quello che metti nel carrello? E ricorda che il cibo sostenibile è anche incredibilmente nutriente.

Cibi che inquinano

Carni Rosse: Manzo e Agnello. La produzione di un chilo di carne bovina emette 60 chilogrammi di gas serra e richiede oltre 900 litri d'acqua. Oltre ai suoi effetti dannosi sui cambiamenti climatici, è stato dimostrato che mangiare due porzioni di carne rossa a settimana aumenta il rischio di malattie cardiovascolari.

Formaggio: il formaggio dipende fortemente dalle mucche da latte che rilasciano grandi quantità di metano, che ha un impatto sul riscaldamento globale che è 25 volte superiore all'anidride carbonica.  Scelte migliori: Feta, chèvre, brie, camembert e mozzarella hanno impronte ambientali più piccole rispetto ad altri formaggi.

Cioccolato: la ricerca del World Economic Forum mostra che l'industria commerciale del cioccolato sta riducendo le foreste pluviali, emettendo livelli significativi di anidride carbonica nella nostra atmosfera e contribuendo al cambiamento climatico.

Cibi che inquinano meno

Legumi: il WWF elogia i fagioli e altri legumi, tra cui lenticchie, piselli e ceci, per la loro capacità di convertire l'azoto dall'aria e "fissarlo" in una forma che può essere facilmente utilizzata dalle piante.

Verdure a foglia verde: cavoli, spinaci e rucola vantano un miscuglio di benefici per la salute e sono ricche di vitamine salutari come A, C, E e K. A parte i benefici per l'uomo, sono considerate uno dei migliori alimenti ecologici e sostenibili sul mercato.

Cereali: hanno un basso livello di emissioni di gas serra, emettendo solo 1,4 chilogrammi di CO2 equivalenti per chilogrammo di prodotto. In generale, i prodotti di origine vegetale emettono da 10 a 50 volte meno emissioni rispetto ai prodotti di origine animale.