Durante le feste panettone e pandoro tornano sulle tavole in ogni occasione. Sono simboli del periodo natalizio, ma anche dolci molto calorici. Questo però non significa dover rinunciare al gusto: basta scegliere i momenti giusti e inserirli in una routine più equilibrata. Quando mangiare pandoro e panettone per non ingrassare?
I dolci natalizi non sono snack. Sono dolci ricchi, preparati con farine raffinate, burro, zucchero e, nel caso del panettone, frutta candita e uvetta. Per questo conviene considerarli come un dessert vero e proprio e non come una merenda da consumare ogni giorno.
La porzione ideale resta una fetta da 60-80 grammi. Meglio evitare il “solo un pezzettino” che porta a ripetere più volte. Inserirli due o tre volte a settimana è più che sufficiente per godersi le feste senza sentirsi appesantiti.
Nei giorni in cui si mangiano panettone o pandoro, è utile scegliere pasti più leggeri, aumentare verdure e proteine e ridurre altri dolci della giornata. Anche una passeggiata dopo i pasti aiuta a gestire meglio i picchi glicemici.
Ecco qualche considerazione utile per sapere quando deliziarsi con questo dolce sapore:
- La fascia della mattina è spesso la scelta più equilibrata. Il metabolismo è più attivo e il corpo utilizza meglio l’energia proveniente dagli zuccheri. Una fetta a colazione, abbinata a una fonte proteica come yogurt greco o un bicchiere di latte, mantiene la glicemia più stabile e riduce gli attacchi di fame.
- Anche il dopo pranzo è un buon momento per inserirli. Il pasto principale contiene già una buona dose di nutrienti, quindi la fetta di panettone o pandoro diventa il dolce finale senza aggiungere uno spuntino in più nella giornata. Inoltre, mangiarli dopo un pasto bilanciato attenua i picchi glicemici perché la digestione coinvolge più macronutrienti e rallenta l’assorbimento degli zuccheri.
- Il momento meno consigliato è la sera. Di solito si è meno attivi, si tende a digerire con più lentezza e il surplus calorico rischia di accumularsi più facilmente. Una porzione dopo cena, soprattutto se ripetuta, incide molto sul bilancio energetico.