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Le posizioni yoga contro lo stress

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Sempre più donne praticano lo Yoga per rafforzare il corpo e rasserenare la mente.

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Trova armonia e serenità

Un numero sempre maggiore di persone sente la necessità di trovare una nuova armonia con il mondo rafforzando il corpo e rasserenando la mente. La disciplina orientale yoga non cura solamente traumi fisici, problematiche legate ad una postura scorretta o dolori diffusi ma ha il pregio di aiutare coloro che vivono un conflitto interno.

La parola ‘yoga’, infatti, deriva dal sanscrito ‘yuj’ e significa unire, creare una relazione tra la parte fisica e quella emotiva. Una volta integrate le due parti la persona riesce a trovare un nuovo equilibrio spirituale ed ottenere la tanto desiderata serenità.

Rimedio contro stress e tensione

Chi si è già avvicinato alla disciplina yoga ha potuto sperimentare come gli esercizi del corpo siano molto utili a favorire la concentrazione e a condurre ad una nuova consapevolezza e stabilità.

Nei momenti di forte stress è possibile alleviare la tensione eseguendo alcune posizioni base che possono essere compiute anche dai principianti. Ogni movimento va sempre eseguito con estrema attenzione e nel caso siano presenti dei problemi di salute è bene chiedere un parere medico. Vediamo le posizione base che possono fare anche le persone che muovono i primi passi in questa disciplina.


Balasana: la posizione del bambino

Il nome originario è Balasana ed è una posizione molto confortevole, che trasmette solidità e pace interiore. È molto indicata per persone ansiose che in questo modo ristabiliscono una respirazione corretta e un’attività mentale più tranquilla.

La posizione va mantenuta dai 30 secondi fino ad un massimo di 3 minuti. Prima ci si inginocchia per terra unendo gli alluci e le ginocchia, poi ci si siede sui talloni tenendo le cosce parallele. Le mani vanno appoggiate a terra quindi si flette il busto in avanti mettendo la testa appoggiata sulle mani poste una sopra l'altra.

Una buona respirazione

A questo punto la respirazione deve essere lenta e continua: ogni volta che si espira si deve ‘schiacciare’ l’addome contro le gambe, con l’inspirazione si avvertirà l’allungamento di tutta la colonna vertebrale e la mente sarà più rilassata.

Una volta che schiena e collo appaiono più distesi si stendono le braccia all'indietro mentre le mani rimangono a terra con i palmi rivolti verso l’alto, la fronte va appoggiata direttamente sul pavimento così che anche spalle e colonna vertebrale si rilassino.

Viparita karani: il gesto capovolto

Chi soffre d’insonnia, ha una circolazione rallentata e si muove con incertezza può provare questo esercizio molto semplice che dona un’armonia diffusa ma è in grado di regalare nuove energie sia al corpo che alla mente.

Per realizzarla è sufficiente tenere le gambe alzate verso l’alto eseguendo la così detta ‘candela’ mentre le mani sorreggono la zona lombare. Coloro che hanno difficoltà a mantenere a lungo la posizione verticale possono appoggiare le gambe al muro e tenere le braccia distese a terra orizzontalmente formando con l’ascella un angolo di 90°.

Marjariasana: la posizione del gatto

L’atteggiamento è quello tipico del gatto che si stiracchia. Questo esercizio serve a rilassarsi, a sbloccarla la schiena ed alleviare lo stato d’ansia. Dopo aver assunto la posizione a ‘quattro zampe’ con braccia e cosce perpendicolari al pavimento, si sistemano le mani in corrispondenza delle spalle mentre le ginocchia creano un angolo di 90° con le anche. A questo punto inizia una lenta respirazione, al momento dell’espiro si porta il bacino verso lo sterno con un movimento di retroversione tenendo l’addome contratto.

La schiena ingobbita forma un arco, poi si espira, alzando la testa verso l’alto, inarcando la schiena e portando l’addome in basso. Questo sequenza di movimenti va ripetuta per 3 volte. L’alternanza dei due movimenti va estesa su tutta la colonna vertebrale in modo fluido: espirando si esegue la retro versione del bacino contraendo l’addome, poi s’inspira rovesciando la posizione con schiena inarcata, collo e capo sollevati verso l’alto.

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