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Stella di Natale secca: cosa fare prima di buttarla

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I trucchi per far rifiorire la Stella di Natale secca

La stella di Natale secca è uno spettacolo triste: le foglie si presentano afflosciate o accartocciate e cadono una dopo l’altra. La prima reazione è quella di buttare la Poinsettia, ma, prima di metterla da parte, prova alcuni trucchi per farla rifiorire.

Stella di Natale secca: cosa fare prima di buttarla
La posizione
Sposta la Stella di Natale secca in una zona piuttosto fresca e luminosa.

Quando ci saranno le belle giornate, dopo le gelate, all’incirca verso aprile-maggio, potrai posizionarla all’esterno, per poi rimetterla in casa a settembre in autunno.

In generale, se hai posizionato la Stella di Natale vicino a un termosifone o dove ci sono correnti d’aria, abbi cura di allontanarla, a maggior ragione se la pianta è secca.

 

La potatura
Provvedi a tagliare i rami della pianta, ma presta molta attenzione: quando li tagli, fuoriesce un lattice che è irritante. In generale, la stella di Natale è tossica, quindi bada a bambini e animali domestici.

Per quanto riguarda il taglio, praticalo in modo da lasciare 10-20 centimetri di ciascun ramo ovvero elimina la parte secca della ramificazione. Per cicatrizzare, applica della cenere o un panno umido sul taglio.

Quando potare la stella di Natale? Più o meno tra fine inverno e inizio primavera, ovvero quando le foglie cadono.

 

Il rinvaso
Oltre a tagliare i rami, provvedi a rinvasare la Poinsettia in un vaso leggermente più grande, ma non troppo.

Stella di Natale secca: come farla rifiorire
Se le cure sono andate a buon fine, vedrai delle nuove foglie sui rami. Ma come far rifiorire la Stella di Natale? Propriamente si tratta di far colorare le foglie di rosso o di altre tonalità. I veri fiori, infatti, sono le palline piccole, mentre i grandi “petali” colorati, in realtà, sono delle foglie che cambiano colore e, per questo, si chiamano brattee.

Per aiutare la colorazione, considera che la Poinsettia deve stare al buio per molte ore, quindi mettila in una zona senza luce o coprila, all’incirca, dalle 17 del pomeriggio alle 8 del mattino successivo.

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