Si parla sempre più spesso di figli genitorializzati: ma chi sono? Il termine fa riferimento a un bambino che, fin da piccolo, si ritrova a svolgere il ruolo che spetterebbe a un adulto. Invece di ricevere protezione e cura, si sente responsabile per il benessere emotivo, pratico o psicologico di un genitore o dell’intera famiglia. Questo fenomeno accade più spesso di quanto si pensi.
Chi sono i figli genitorializzati
I figli genitorializzati sono quei bambini e quegli adolescenti che fin dalla più tenera età si sentono responsabili per i propri genitori o per altre figure adulte all'interno del nucleo famigliare. Questo fenomeno può manifestarsi in famiglie con difficoltà economiche, che vivono problemi di salute, che stanno affrontando separazioni o fragilità emotive. Il figlio, in questi casi, cerca di "compensare", diventando maturo troppo presto.
Come si manifesta
Esistono diverse forme di genitorializzazione. Quella emotiva si verifica quando il bambino si prende cura dell’umore o delle fragilità del genitore, diventando il suo punto di appoggio. Quella pratica, invece, avviene quando si occupa di faccende domestiche o di fratelli minori, assumendosi responsabilità che non dovrebbe avere.
All’esterno, questi bambini sembrano perfetti: educati, responsabili, sensibili. Ma dentro possono sentirsi soli, incompresi o sotto pressione. Crescendo, potrebbero avere difficoltà a esprimere i propri bisogni, a fidarsi o a costruire relazioni sane. La genitorializzazione, poi, non è sempre visibile. A volte si maschera da "bravura" e disponibilità estrema o da grande senso del dovere. Ma non è compito di un figlio "salvare" un genitore, anche se lo fa per amore. I ruoli in famiglia devono restare chiari: i genitori si prendono cura, i figli ricevono cura.
Cosa fare
Riconoscere questa dinamica è importante per interrompere un meccanismo che può durare negli anni. Con il giusto supporto, anche un adulto che è stato un figlio genitorializzato può imparare a mettere se stesso al centro e a prendersi cura di sé in modo sano.
Parlarne è un primo passo. Perché crescere in modo sano significa sentirsi accolti, ascoltati e liberi di essere bambini. Anche quando la vita familiare è complicata, ogni bambino ha diritto a vivere la sua età, senza portare pesi troppo grandi sulle spalle.