PSICOLOGIA

Cos'è il panico da microfono e come si supera

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Il panico da microfono colpisce molte persone, ecco come superarlo.

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Hai mai sentito parlare del panico da microfono? È una condizione che colpisce molte persone quando si trovano a parlare di fronte a un pubblico più o meno ampio. Può colpire chi per la prima volta si ritrova con un microfono acceso di fronte davanti a una platea, ma anche i veterani del palcoscenico. Può capitare ad artisti, imprenditori, giornalisti, persone che improvvisamente si trovano di fronte a un pubblico nutrito di gente e vengono prese da veri e propri attacchi di ansia e di panico. Come si supera questa condizione?

Il panico da microfono, che un tempo veniva semplicemente chiamato panico da palcoscenico, si presenta con sintomi che possono manifestarsi prima, durante e dopo il momento in cui bisogna parlare in pubblico. Tra la sintomatologia notiamo:

  • ansia
  • vuoti di memoria
  • sudorazione fredda
  • tremolio
  • voce non ferma
  • senso di stordimento
  • malessere generale

I sintomi ovviamente peggiorano man mano che si avvicina il momento di ritrovarsi di fronte a un pubblico, con conseguenze davvero disastrose per quello che riguarda il successo del discorso o dell'esibizione. A volte chi ne soffre sembra congelato sul palco.

Come si supera la paura del microfono?

La glossofobia, la paura di parlare in pubblico, si supera in primo luogo cercando di capire per quale motivo questi attacchi di panico si manifestano. Ed eventualmente lavorare sulle cause o sui  traumi che potrebbero essere alla base di uno stato decisamente agitato. Talvolta non esistono cause apparenti, ma solo una condizione di paura provocata da fattori facilmente gestibili.

Infatti risulta importante, come secondo step, imparare a lavorare sulle proprie emozioni, cercando di riconoscerle e gestirle, facendosi anche aiutare da psicoterapeuti se proprio non riusciamo a riacquistare quella fiducia in noi stessi fondamentale per poter affrontare momenti di questo tipo con la massima serenità, godendoci il momento e non pensando a cosa potrebbe andare storto, ma solo a quanto sarà bello e soddisfacente il nostro intervento, qualunque esso sia.

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