Sulle riviste di moda e sui siti specializzati non si parla d'altro che di capsule wardrobe, una filosofia dell’abbigliamento che unisce stile e sostenibilità. L’idea nasce negli anni ’70, ma è diventata popolare con la stilista Susie Faux e poi, negli anni ’80, grazie a Donna Karan. Ma cos'è un capsule wardrobe?
In sostanza, un capsule wardrobe è un guardaroba composto da pochi capi essenziali, facilmente combinabili tra loro, che permettono di creare molti look senza dover avere armadi pieni di vestiti. Così da avere un guardaroba minimal sempre pronto per ogni occasione.
Come funziona il capsule wardrobe
La regola base di un capsule wardrobe è la selezione: al posto di accumulare decine di capi che spesso rimangono inutilizzati, si scelgono pochi indumenti di qualità, in colori neutri o comunque facili da abbinare. Solitamente un capsule wardrobe comprende tra i 25 e i 40 pezzi, includendo pantaloni, gonne, maglioni, giacche, scarpe e accessori.
L’obiettivo non è privarsi di capi di abbigliamento e accessori, ma rendere la scelta dell’outfit più semplice e ridurre lo stress da “non ho nulla da mettere”.
I vantaggi di un capsule wardrobe
Un armadio capsule ha diversi benefici:
- aiuta a risparmiare tempo ogni mattina, perché con pochi capi ben studiati si creano combinazioni sempre diverse;
- permette di risparmiare denaro, puntando su meno acquisti ma più mirati;
- rappresenta una scelta sostenibile: ridurre il consumo di fast fashion significa avere un impatto positivo sull’ambiente.
In questo modo, il capsule wardrobe diventa non solo una scelta di stile, ma anche un modo per vivere con più leggerezza e consapevolezza.
Da dove iniziare
Per costruire il proprio capsule wardrobe, la cosa migliore è partire con un’analisi dell’armadio attuale. Bisogna eliminare i capi che non indossiamo da tempo e tenere solo quelli che ci fanno sentire a nostro agio. Poi si scelgono i pezzi base, come una camicia bianca, un paio di jeans, un blazer versatile, da arricchire con qualche elemento stagionale.