Il visto di lavoro è un documento spesso necessario per chi si reca fuori dalla propria nazione per intraprendere qualunque tipo di mansione o professionalità. Quali sono i paesi dove è richiesto il visto di lavoro? In realtà, questo permesso per lavorare in alcuni Stati è richiesto solo per alcune nazionalità. Ecco come funziona e quello che dobbiamo sapere se vogliamo andare a lavorare fuori dai confini italiani.
Per i cittadini italiani, il visto di lavoro non è richiesto negli Stati che appartengono all'Unione Europea: all'interno della UE possiamo muoverci quasi liberamente, anche se abbiamo intenzione di trasferirci per motivi di lavoro o se vogliamo imparare una lingua straniera lavorando all'estero per mantenerci. Tra le nazioni fuori dall'Europa che potrebbero richiedere tale permesso ricordiamo, ad esempio, gli Stati Uniti, il Canada, il Giappone e l'Australia. Anche molti Paesi asiatici e africani richiedono il visto di lavoro ai cittadini stranieri, italiani compresi.
Prima di scegliere dove andare a lavorare, è bene informarsi sulle normative specifiche di ogni Paese, tenendo in considerazione che spesso la nazionalità del lavoratore è un requisito determinante, così come potrebbe essere fondamentale anche la durata prevista del soggiorno per motivi lavorativi. Per ottenere informazioni certe e aggiornate, si possono consultare i siti degli uffici consolari delle nazioni che si vogliono prendere in considerazione, ma anche fare riferimento al sito del Ministero degli Affari Esteri italiano.
Anche in Italia esiste il visto per lavoro, ma esistono anche nazionalità per cui è prevista l'esenzione da tale obbligo. Lo stesso vale anche per cittadini di Paesi extra UE che decidono di venire a lavorare in Europa: bisogna sempre tenere in considerazione da dove proviene il lavoratore e anche la durata e il motivo del soggiorno. Ci sono Paesi che hanno stretto degli accordi per fare in modo di rendere più celeri tali passaggi burocratici.