Il caffè fatto nella moka nuova ha tutto un altro sapore, nel vero senso della parola a volte, a causa del leggero retrogusto metallico della caffettiera. Come i modelli in alluminio, più diffusi, anche quelli fatti di acciaio inox sono a rischio cattivi sentori, motivo per cui i primi lavaggi sono fondamentali per eliminare certi aromi.
Un vero appassionato di caffè lo sa, quando una moka nuova arriva in casa, il primo passaggio è sottoporla ad una pulizia accurata con acqua tiepida e bicarbonato di sodio. In questo modo si eliminano gli oli protettivi e chimici che possono essere rimasti sul metallo, riducendo anche il rischio di retrogusti non piacevoli.
Di sicuro, un altro modo per sanificare meglio le parti che vanno effettivamente a contatto con il caffè, quindi quelle interne, è mettere poi il bicarbonato anche nella caldaia con acqua. Si chiude la moka e si mette sulla fiamma per far scaldare e fare una pulizia profonda dell’interno caffettiera.
Dopo il finto caffè di bicarbonato, che in genere sgrossa molto la moka da rimanenze di oli che potevano essere rimaste anche dopo il primo ammollo, si passa al caffè vero. In questo caso però non va bevuto, ma buttato, lasciandolo a contatto con il metallo fino a quando non si è intepidito e la caffettiera non ha preso un po’ del suo aroma.
Se vogliamo che la moka nuova ci dia soddisfazioni, eliminando il gusto metallico del tutto, ci dovremo mettere il cuore in pace e fare almeno due altri caffè a vuoto. Li dovremo comunque far raffreddare nel macchinario prima di buttarli, sempre per far aderire bene il sapore.
Quarto e quinto caffè potrebbero essere ancora non ottimali come gusto, ma proseguire nell’uso della caffettiera con le stesse modalità ci aiuta a raggiungere l’obiettivo prefissato. Un buon caffè esige pazienza, sia nella preparazione della bevanda, ma ancora prima nella pulizia del macchinario che permetterà di farla.
E occhio alla manutenzione dopo, perché la moka va sciacquata con acqua calda, più che lavata con il sapone.
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