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John Keats: 9 frasi per i 200 anni dalla morte

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Frasi e versi di John Keats da rileggere ancora oggi

John Keats riesce a essere intenso nelle frasi e nei versi, nelle lettere e nelle poesie. Nel 2021, ricorrono i 200 anni dalla morte. Il poeta morì a soli 25 anni, il 23 febbraio 1821 a Roma. Qui fu seppellito nel Cimitero Acattolico. Per suo desiderio, sulla sua tomba, è incisa la frase “Qui giace uno il cui nome fu scritto nell’acqua.”


John Keats: 9 frasi per i 200 anni dalla morte
Ecco la selezione di versi e citazioni estratte dalle poesie e dalle lettere di Keats. Per leggere altre poesie, clicca qui.

(…) Non posso esistere senza di te. Mi dimentico di tutto tranne che di rivederti - La mia vita sembra che si arresti lì- Non vedo più avanti- Mi hai assorbito. In questo momento ho la sensazione come di dissolvermi- Sarei estremamente triste senza la speranza di rivederti presto. Avrei paura a staccarmi da te. (…) Il mio amore è egoista - non posso respirare senza di te. (da una lettera a Fanny Brawne, 13 ottobre 1819)

Una cosa bella è una gioia per sempre: la sua bellezza aumenta; non passerà mai nel nulla. (Da Endimione)

L’amore è la mia religione – potrei morire per esso. (da una lettera a Fanny Brawne, 13 ottobre 1819)

Non vedete quanto sia necessario un mondo di dolori e guai per istruire un'intelligenza e farne un'anima? (da una lettera a George and Georgiana Keats, 14 febbraio 1819)

La poesia della terra non è mai morta (Da “La cavalletta e il grillo”).

Non sono sicuro di niente, se non della Santità degli affetti del Cuore e della verità dell'Immaginazione (Da una lettera a Benjamin Bailey, 22 novembre 1817)

Tu sei sempre nuova. L'ultimo dei tuoi baci è sempre il più dolce; l'ultimo sorriso il più luminoso; l'ultimo gesto il più aggraziato (Da una lettera a Fanny Brawne)

Ho pensato tanto alla Poesia e tanto a lungo di seguito che non riuscivo a dormire la notte…ero troppo solo, e di conseguenza ero obbligato come unica risorsa a bruciare costantemente al fuoco del mio stesso pensiero (dalla lettera a Leigh Hunt, 10 maggio 1817)

L’unico modo per rafforzare il proprio l’intelletto è di non arrivare a nessuna conclusione su niente, lasciare che la mente sia una via di transito per tutti i pensieri (…)

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