Il metodo del "Fading" (o a scomparsa graduale) applicato al sonno dei bambini è un approccio che mira a insegnare al piccolo ad addormentarsi da solo, riducendo progressivamente la necessità della presenza o dell'intervento del genitore. L'obiettivo è passare da una situazione in cui il bambino dipende da un supporto esterno (come essere cullato, allattato, o avere la mano del genitore) a una in cui si addormenta in modo autonomo.
Esistono diverse varianti di questo metodo, ma i principi di base sono simili:
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Il metodo della sedia ("The Chair Method" o "Camping Out")
Questo è uno dei metodi più conosciuti e gentili di "fading".
- Fase 1: supporto massimo. Metti il bambino nella sua culla o nel suo lettino quando è assonnato ma ancora sveglio. Siediti su una sedia proprio accanto al letto. Puoi rassicurarlo con la voce o con un leggero tocco, ma evita di prenderlo in braccio. Rimani lì finché non si addormenta.
- Fase 2: riduzione del supporto. Dopo 2-3 notti in cui il bambino si è abituato, sposta la sedia un po' più lontano dal letto (ad esempio, a metà stanza). Il bambino può ancora vederti, ma la tua presenza è meno invasiva.
- Fase 3: scomparsa graduale. Ogni 2-3 notti, sposta la sedia sempre più lontano, fino a raggiungere la porta e poi, infine, fuori dalla stanza. Il processo richiede pazienza e coerenza, ma l'obiettivo è che il bambino si abitui progressivamente alla tua assenza e impari ad auto-consolarsi per addormentarsi.
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Il metodo Ferber (o estinzione graduale)
Questo metodo è più strutturato e spesso genera un dibattito acceso, in quanto prevede di lasciare che il bambino pianga per intervalli di tempo predefiniti. Non è un "lasciar piangere" indiscriminato, ma un'attesa graduale prima di tornare a rassicurare il bambino.
- Routine pre-nanna: dopo una routine serale, metti il bambino nel lettino e dai un bacio della buonanotte.
- Prima notte: se il bambino piange, aspetta 3 minuti prima di tornare a rassicurarlo. Entra, rassicuralo con la voce o con un tocco leggero per non più di 2 minuti (senza prenderlo in braccio) e poi esci di nuovo. Se continua a piangere, aspetta 5 minuti, poi 7, e così via, aumentando gli intervalli.
- Notti successive: ogni notte si aumentano gli intervalli di attesa. Ad esempio, la seconda notte si inizia con 5 minuti, poi 10, poi 12, e così via.
L'idea è che il bambino impari che i genitori non lo hanno abbandonato, ma che deve imparare a dormire da solo e che un intervento arriverà, ma non immediatamente.