Partorire nel pieno dell'estate induce le mamme in attesa a riflettere sul da farsi. Bisogna aspettare a casa l'arrivo del bimbo? Si può partire per il mare prima, dopo o è meglio non spostarlo? Possono sembrare quesiti banali ma è decisamente importante organizzarsi e non farsi trovare impreparate.
Aspettare la nascita a casa
Stare a casa, soprattutto se si è scelto una struttura ospedaliera di riferimento vicino alla residenza, è la scelta più saggia.
Nulla vieta di godersi il momento con pomeriggi in piscina o magari anche piccole gitarelle al mare (massimo un'ora e mezza di distanza da casa), sempre che non ci siano indicazioni mediche differenti.
Se poi si ha una seconda casa in un luogo fresco, vicina a un punto nascita di fiducia, si può pensare di appoggiarsi lì in piena serenità. Se la gravidanza ha un decorso naturale, queste due alternative sono totalmente a discrezione della mamma in attesa.
In vacanza dopo il parto?
In linea di massima, il consiglio dei pediatri è quello di aspettare almeno un mese prima di spostare il bambino, soprattutto se c'è un viaggio lungo da fare. Evitiamo, inoltre, gli spostamenti in questa fase della vita sui mezzi pubblici (treni e aerei) perché lo metti a rischio sbalzi termici, ma anche infezioni. I luoghi affollati per i piccolini non sono mai sani.
Se vogliamo comunque partire, prima di mettersi in viaggio bisogna avere l'autorizzazione del pediatra. Dovrà essere visitato una settimana – dieci giorni dopo le dimissioni dell'ospedale. Si valuterà lo stato di salute, ma anche l'allattamento al seno e la crescita del neonato.
Dove andare?
Tutto è andato nel migliore dei modi e mamma e bebè sono pronti per mettersi in viaggio. Dove andare? Sarebbe opportuno soggiornare in una casa fresca, possibilmente che non sia sopra i 1500 metri di altezza o in una località di mare dove ci sono 50 gradi all'ombra.
Il neonato ha bisogno di trovare il suo ritmo, di stare in un posto tranquillo, al riparo da sbalzi termici ma anche dai forti rumori.