L’olio d’oliva è un condimento incredibilmente versatile, trovando il suo posto in salse, condimenti , torte e altro ancora. Ma quello nella tua dispensa è buono? Prima di tutto verifica che abbia una certificazione, come Denominazione di Origine Protetta (DOP) o Indicazione Geografica Protetta (IGP), che ne garantisce la qualità. Poi verifica i seguenti dettagli:
- Etichetta e certificazioni
- Denominazione "olio extravergine di oliva": Deve essere riportata chiaramente.
- Spremuto a freddo o estratto a freddo: Indica una lavorazione a temperature controllate (<27°C), utile per conservare le proprietà nutrizionali.
- Data di raccolta o scadenza: Preferisci oli con raccolta recente e data di scadenza non troppo lontana (massimo 18 mesi).
- Colore e aspetto
- Il colore varia dal verde intenso al giallo dorato, ma non è indice assoluto di qualità.
- Un buon olio è limpido o leggermente velato se non filtrato, ma mai torbido o con depositi strani (segno di ossidazione o fermentazione).
- Profumo
- Un olio EVOO di qualità ha un profumo fruttato, che può ricordare erba tagliata, carciofo, mandorla, pomodoro o mela verde.
- Non deve mai odorare di rancido, aceto, muffa o metallo.
- Gusto
- Al palato deve essere equilibrato tra:
- Fruttato: percezione dell'oliva fresca.
- Amaro e piccante: segno di alta presenza di polifenoli, antiossidanti naturali.
- Il pizzicore in gola è normale, specie con oli giovani.
- Prezzo
- Un buon olio EVOO costa solitamente più di 8–10 €/litro. Prezzi molto bassi possono indicare scarsa qualità o blend con oli raffinati.
- Confezione
- Preferisci bottiglie scure o lattine, che proteggono dalla luce.
- Conserva l’olio in un luogo fresco e al riparo da luce e calore.