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Cosa significa avere acqua dura che esce dal rubinetto?

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Acqua dura e acqua dolce: quali sono le differenze da conoscere?

Indice dell'articolo

Si fa un gran parlare di acqua dura e acqua dolce, ma forse è meglio fare un po’ di chiarezza sull’argomento. L’acqua viene definita cosi a seconda della quantità di alcuni sali minerali che contiene. Cosa significa, dunque, avere acqua dura che esce dal nostro rubinetto?

Cos'è la durezza dell'acqua

Per durezza dell’acqua si intende appunto la concentrazione di calcio e magnesio disciolti. Questi due elementi in determinate condizioni precipitano passando dallo stato disciolto a quello solido, depositandosi così sotto forma di incrostazioni calcaree.

La durezza totale dell'acqua è data dalla somma della durezza temporanea, dovuta al bicarbonato di calcio e al bicarbonato di magnesio, e alla durezza permanente, dovuta ad altri sali di calcio e magnesio, come solfati e cloruri. Mentre la prima si può eliminare con il riscaldamento dell'acqua, per la seconda è impossibile questo passaggio.

La temperatura elevata dell’acqua è determinante per la deposizione di calcare: è questo il motivo per cui i danni del calcare si rivelano soprattutto a carico delle lavatrici e lavastoviglie.

Perché dolce è meglio?

  • Perché interagisce positivamente con alcuni componenti presenti nei detersivi permettendo così un migliore risultato di lavaggio ed un perfetto risciacquo.
  • Riduce naturalmente l’ingrigimento e l’indurimento dei tessuti, causato proprio dal calcare.
  • Riduce naturalmente i veli o le macchioline biancastre sulle stoviglie.
  • È la più naturale delle cure di bellezza, perché lascia la pelle più morbida, i capelli più soffici e lucenti.
  • Migliora il gusto e il sapore di alcuni cibi e bevande

Durezza e acqua potabile

In Italia l'acqua si presenta con livelli di durezza differenti: acque molto dure sono quelle del Centro e della Calabria, ad esempio, mentre sono meno dure quelle liguri e piemontesi e dolci quelle friulane.

Per legge, l'acqua destinata al consumo umano non prevede un limite per la durezza, ma i valori devono comunque rientrare tra i 15 e 50 °f . Esistono degli addolcitori a scambio ionico da installare anche a casa.

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