NEONATO

Il parto cesareo

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La natura ha previsto, in ogni dettaglio, i meccanismi che permettono il parto .

Con l'inizio delle contrazioni l'utero si prepara a dilatarsi per permettere la fuoriuscita del bambino. Non sempre però questo è possibile in modo semplice e naturale , alle volte problemi e complicazioni costringono medici e pazienti alla scelta del parto cesareo , a tutti gli effetti un intervento chirurgico.

Oggi le nuove tecniche permettono un intervento semplice e senza alcuna complicazione, anche se esistono pareri e visioni contrastanti, tra chi lo vorrebbe attuare il più possibile e chi ritiene vada usato solo quando strettamente necessario. Quando si parla di cesareo e di ripresa post operatoria molte donne che affrontano il parto per la prima volta sono colte da dubbi e paure.

Non c'è da allarmarsi però, il cesareo non è una passeggiata da scegliere a cuor leggero ma neppure qualcosa di insopportabile. Fino a qualche tempo fa, nella maggior parte delle volte, veniva eseguita l'anestesia totale, oggi è ampiamente utilizzata l'epidurale che consente alla mamma di partecipare, completamente sveglia, alla nascita.

Il cesareo non è privo di effetti indesiderati nell'immediato. Come conseguenze il cesareo porta un dolore localizzato alla zona del taglio, difficoltà nel compiere movimenti banali come alzarsi dal letto o stendersi o sollevare pesi: la durata di tali effetti è molto soggettiva e può variare da una settimana fino a un mese circa. Questi effetti si traducono in qualche difficoltà a gestire il neonato, almeno per i primi giorni, ma passano dopo l'intervento con graduali miglioramenti.

Ma quando è veramente indicato il parto cesareo? Principalmente si rende necessario nel caso in cui il feto risulti troppo grande rispetto al bacino della partoriente; in caso di parto gemellare, quando i bimbi si ostacolano a vicenda; qualora il bambino non abbia raggiunto la classica posizione; ed ancora se la placenta risulta danneggiata e si rischia un'emorragia placentare;  se la mamma è affetta da cisti o fibromi che non permettono il normale passaggio del neonato; o nel caso in cui non si raggiunga la giusta dilatazione durante il travaglio.

(Fonte: http://www.salutedonna.it)

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