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Una buona educazione di base aiuta il cane ad approcciarsi in maniera serena ed equilibrata al gioco.

I bambini generalmente percepiscono, fin in tenera età, quale dei de genitori è più accondiscendente e da quale invece è più difficile farsi dire di si; lo stesso vale per i cuccioli che riescono subito ad individuale chi è il "capobranco" della famiglia.

Nonostante tutto non si corre quasi mai il rischio che un cane si identifichi con un essere umano.

Questo perché le prime settimane di vita del cucciolo vengono chiamate periodo dell'imprinting in cui il cucciolo vive e si relazione ancora con la madre ed fratelli; per questo quando giunge in famiglia attorno ai due-tre mesi di vita è in grado di distinguere perfettamente i propri simili dagli umani.

E' evidente che una buona educazione di base aiuta il cane ad approcciarsi in maniera serena ed equilibrata al gioco, inoltre ci sono altri aspetti da tenere in considerazione come l'età, lo stato fisico ed il carattere, prima di munirci di palline rimbalzanti e dischi di plastica.

Se il cane ha tendenze dominanti dobbiamo cercare di non assecondare mai questa natura, deve essere sempre il padrone a proporre il gioco ed evitare di fare i tira e molla con le corde o gli oggetti di stoffa: non bisogna accettare la lotta perché il gioco deve rimanere tale. Per i cani che tendono ad imporsi sugli altri membri della famiglia dobbiamo saper dire qualche volta di no e sgridarli quando è necessario. In fondo è anche per il loro bene.

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