Anche nell'antica Cina (circa 500 a.C.) il gatto era idolatrato, mentre i giapponesi buddisti pensavano fosse un demone della notte che trasformava la propria coda in un terribile serpente. Con l'avvento del cristianesimo molte divinità antiche diventarono esseri maligni e, tra queste, anche Iside e il suo gatto nero, entrambi portatori di grandi sfortune.
Per questo durante il medioevo i 'gatti neri' venivano considerati amici delle streghe di cui spesso seguivano la triste sorte. A quel tempo, era opinione diffusa che le streghe si originassero proprio dai gatti, inoltre, si pensava che le donne molto anziane, di notte, prendessero le sembianze di grossi gatti neri.
Un'altra leggenda tuttora diffusa narra che il gatto abbia sette vite. Nei paesi anglosassoni queste vite sono addirittura nove. Gli inglesi, infatti, dicono: "to have nine lives as a cat" (avere nove vite come i gatti).
Le storie che sembrano confermare quest'ultimo proverbio sono molte e davvero incredibili, tra cui quella di Jacob, il gatto mascotte della motonave olandese "Tjoba" affondata nel 1964. L'equipaggio fu subito portato in salvo ma il povero Jacob fu trovato solo otto giorni dopo, ancora vivo, infreddolito e affamato.
Era rimasto imprigionato in una grossa sacca d'aria e quindi era riuscito a sopravvivere più di una settimana praticamente sott'acqua.
Che il gatto sia un animale incredibilmente misterioso ed affascinante ormai lo sappiamo, ed era di quest'opinione anche il famoso poeta Pablo Neruda, quando scrisse queste parole: "Non conosco il gatto. So tutto sulla sua vita ed i suoi misteri, ma non sono mai riuscito a decifrare il gatto".
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