I bambini soffrono di ansia come gli adulti. I piccoli sono messi sotto pressione a partire dalle prime responsabilità. In particolare quando inziano ad andare a scuola per la separazione dai genitori, nel rapporto con gli educatori, i maestri e i compagni che possono causare momenti di disagio.
La paura di andare a scuola, di essere messi in discussione dal compagno, l'ansia da prestazione per un compito, un'interrogazione, per la nuova attività sportiva, o per non essere accettati dal gruppo classe e messi in disparte.
Spetta ai genitori alleggerire i bambini parlando loro di continuo, al minimo bisogno, facendo anche domande se è necessario. Raccontare che anche mamma e papà da bambini hanno provato le stesse tensioni e preoccupazioni, e che è normale. Il bimbo deve comunque aprirsi in maniera che l'adulto possa conoscere le vere difficoltà e le cause, per rassicurarlo. Inoltre non riempite i suoi pomeriggi con troppe attività che potrebbero stressarlo, e informatevi su un corso yoga per bambini.
L’ansia può determinare nel piccolo effetti molto fastidiosi come mal di stomaco, mancanza di appetito, battito cardiaco accelerato. Bisogna Infondere sicurezza, dare ascolto e provare empatia, senza considerare l’ansia un momento di “debolezza”: tutto questo aiuterà i piccoli ad essere più sicuri e fiduciosi nei confronti del prossimo.
Un bimbo ansioso vive in un continuo stato di allarme, bloccato dalla paura di non farcela che gli impedisce di affrontare le sfide normali della sua età. Quando riesce, però, a gestire momenti di ansia è bene lodarlo e premiarlo. Lo aiuterà a ricordare e a rilassarlo se in futuro si trovasse nella stessa situazione.
Se gli episodi di ansia sono sporadici va bene. Ma nel caso l’ansia lo blocchi dallo svolgere le normali attività quotidiane (come andare a scuola, alle feste, fare sport) è consigliabile consultare il pediatra di famiglia che troverà la soluzione più idonea.
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