La felicità è composta da piccoli e fugaci attimi, destinati per alcuni a non tornare mai più. Tuttavia, recenti ricerche dimostrano che la maggior parte delle persone sperimenta un costante aumento della felicità con l'avanzare dell'età.
Qual è l’età della felicità?
Per rispondere a questa domanda, un team di ricercatori tedeschi e svizzeri ha condotto uno studio che ha coinvolto oltre 460.000 partecipanti provenienti da diversi paesi e culture. Dopo aver analizzato i risultati, i ricercatori hanno scoperto che esiste una certa età in cui le persone sono più felici: 70 anni. Hanno anche scoperto che la felicità nell'arco della vita presenta uno spettro di valli e picchi nel tempo: la soddisfazione per la vita diminuisce tra i nove e i 16 anni, aumenta fino a raggiungere il picco a 70 anni, per poi diminuire di nuovo fino a 96 anni (l'età più alta registrata nello studio).
Detto questo, non tutti gli scienziati concordano sull'età precisa in cui ci sentiamo più felici. Per la London School of Economics, 23 anni è l'età in cui la felicità è al suo apice, poiché i giovani sono spesso i più ottimisti e fiduciosi nel futuro. Secondo i ricercatori di Harvard, l'età più felice è quella dei 35 anni, poiché è in quel momento che la maggior parte di noi inizia a dare stabilità alla propria vita, a raggiungere traguardi professionali e ad avere legami sociali più forti, tutti fattori che contribuiscono al nostro senso di piena realizzazione.
Allo stesso modo, non esiste un'età più "difficile" per gli esseri umani, almeno secondo i ricercatori. Alcuni psicologi affermano che l'adolescenza (13-18 anni) sia il periodo più faticoso, poiché è spesso segnata da tumulti emotivi dovuti ai cambiamenti ormonali, al processo di scoperta di sé e alla pressione sociale. I ricercatori della Princeton University, d'altra parte, ritengono che sia tra i 45 e i 48 anni che le persone sperimentano il maggiore stress, a causa della carriera, delle difficoltà finanziarie e della famigerata crisi di mezza età.