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ADHD, cos'è il disturbo da deficit di attenzione e iperattività

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Tutto quello che dobbiamo sapere sull'ADHD

Indice dell'articolo

La sindrome da iperattività/deficit di attenzione (ADHD) è uno dei problemi di salute mentale pediatrica. Il medico Heinrich Hoffman l'ha descritta per la prima volta nel 1845 nel libro intitolato "The Story of Fidgety Philip". Il disturbo è stato riconosciuto come problema medico solamente nel 1902. Si tratta di un disordine dello sviluppo neuro psichico del bambino e dell’adolescente, che si manifesta con iperattività, incapacità a concentrarsi e impulsività.

Sintomi e diagnosi

Di solito la sindrome si manifesta prima dei 7 anni di età ed è uno stato persistente di disattenzione e iperattività e impulsività. Per ottenere la diagnosi i sintomi devono presentarsi tutti o quasi tutti per sei mesi almeno e comparire prima dei sette anni di età. I sintomi sono:

  1. difficoltà a completare attività che necessitano di concentrazione
  2. indifferenza di fronte a quello che gli viene detto
  3. vivacità eccessiva in ogni contesto
  4. tendenza a distrarsi con facilità
  5. difficoltà di apprendimento
  6. tendenza a parlare di continuo, rispondendo prima che le domande terminino
  7. incapacità di rispettare il proprio turno

Cause

Le cause della sindrome di ADHD non sono univoche e non sono ancora accertate completamente. Alcuni studi parlano di familiarità e di una componente genetica, mentre altri vogliono capire se l'alcol e il fumo in gravidanza possano avere a che fare con lo sviluppo del disturbo. C'è anche chi ipotizza che un altro fattore di rischio potrebbe riguardare l'ambiente in cui cresce e in particolare l'esposizione a schermi elettronici in tenerissima età. Ma in questo caso le ricerche scientifiche sono ancora in corso.

Cure e trattamenti

Tutti questi segnali devono essere tenuti sotto stretta osservazione, perché l'ADHD può creare disagio nei bambini, che non riescono a stare al passo con i coetanei o potrebbero sentirsi "sbagliati", non accolti e non accettati dagli altri. A rischio anche la loro autostima. Il trattamento è di solito di tipo terapeutico, con sedute di terapia psico-dinamica. Ma esistono anche dei farmaci che si possono usare.

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