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Tisana al finocchio: ricetta e proprietà

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Ecco come si prepara in casa una tisana al finocchio, quali sono le sue principali proprietà benefiche e i motivi per consumarla regolarmente.

La tisana al finocchio - oltre a essere un’ottima scusa per fare una piacevole pausa e gustare in tranquillità un ottimo infuso - è una bevanda dalle numerose proprietà benefiche per l’organismo che aiuta, in modo naturale, a contrastare alcuni fastidi, proprio come la tisana zenzero e limone, indicata sia in estate che in inverno. Ecco allora come si prepara e quali sono le sue proprietà.



Per la preparazione dell’infuso, per due persone, occorrono soltanto 500 ml di acqua, due cucchiaini colmi di semi di finocchio (è consigliabile acquistarli in erboristeria) e un cucchiaio di miele o zucchero di canna per dolcificare. Se invece vuoi fare a meno del dolcificante, puoi tranquillamente ometterlo.
 Una volta procurati gli ingredienti, metti l’acqua sul fuoco e, quando arriva a bollore, aggiungi i semi di finocchio, spegni il fornello, lascia in infusione per dieci-dodici minuti, quindi filtra con un setaccio a maglie fini e versa il liquido in due tazze. 



Se hai la tisaniera, la qualità della tisana sarà superiore, perché – coprendo il contenitore con l’apposito tappo – favorirai una corretta infusione e preserverai tutte le proprietà del finocchietto che con il metodo tradizionale tendono invece a volatilizzarsi. 
Bere ogni giorno due tazze di tisana al finocchio favorisce la diuresi e di conseguenza aiuta a tenere sotto controllo la pressione sanguigna, qualora fosse alta, aiuta a sgonfiare la pancia e a contrastare efficacemente il meteorismo. Tra le proprietà benefiche della tisana al finocchio c’è anche un’azione carminativa, che tende a ridurre l’aria presente nello stomaco e nell’intestino.

Bere regolarmente una tazza di tisana al finocchio incentiva anche la produzione dei succhi gastrici, facilitando così la digestione e togliendo di conseguenza quella fastidiosa sensazione di gonfiore. 
I semi di finocchio, tuttavia, contengono una sostanza chiamata estragolo – presente in tante erbe e spezie, tra cui il basilico - che a livello sperimentale si è rivelata cancerogena. Come sempre accade quando ci si affida a prodotti erboristici e naturali, è bene rispettare le linee guida di un esperto e comunque non esagerare mai con le quantità ed evitare di superare il consumo di due tazze di tisana al giorno.

 

 

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