Entrare in un canile o in un gattile come volontari è un gesto che cambia sia la vita degli animali sia la nostra. Passare qualche ora a settimana tra box, cucce e ciotole significa offrire ai cani e ai gatti ciò di cui hanno più bisogno. Allo stesso tempo permette di imparare, crescere e scoprire un mondo fatto di cura e collaborazione. Come si diventa volontari in un gattile o in un canile?
Per prima cosa dobbiamo cercare i canili e i gattili della zona. Ogni struttura ha regolamenti interni diversi, quindi è utile capire in anticipo quali attività vengono richieste ai volontari e quali sono gli orari disponibili. Di solito viene fissato un primo incontro in cui vengono spiegate le attività, le regole di sicurezza e il tipo di impegno richiesto. Questo momento serve anche per capire se il volontariato in un canile o gattile è adatto alle proprie possibilità.
Prima di iniziare, comunque, quasi tutte le strutture propongono una breve formazione. Può trattarsi di una singola giornata oppure di qualche ora dedicata alle pratiche fondamentali:
- come avvicinare correttamente un cane o un gatto;
- come gestire guinzagli, trasportini e box;
- quali comportamenti evitare per non stressare gli animali;
- come riconoscere segnali di disagio.
Le attività dipendono dalla struttura, ma in generale riguardano:
- passeggiate con i cani;
- momenti di gioco e socializzazione;
- pulizia delle aree comuni;
- supporto durante eventi e adozioni;
- piccoli lavori di manutenzione;
- aiuto nella somministrazione del cibo.
La costanza è fondamentale. Anche una sola presenza a settimana fa la differenza, perché permette agli animali di riconoscere volti familiari e sentirsi più tranquilli. Ogni struttura segnala i giorni con maggiore bisogno, così da coordinarsi con il gruppo di volontari.
Chi non può assicurare una presenza costante può contribuire in altri modi: raccolte di cibo, supporto ai social, stalli temporanei o aiuto negli eventi di sensibilizzazione.