Pochi oggetti hanno il fascino del caminetto, da solo è in grado di esaltare il soggiorno e trasmettere una sensazione di “nido” protetto e sereno. Ma per godere di tutto il benessere di un caldo focolare occorre un’adeguata manutenzione.
La pulizia della canna fumaria è il primo passo per rendere il caminetto un’oasi di piacere. Per compiere questa operazione conviene affidarsi a degli specialisti e la frequenza è determinata dall’uso e dalla grandezza della canna. Una bella ripulita si rende necessaria mediamente ogni due stagioni invernali se si ha un utilizzo giornaliero di circa sei ore. Se la canna è di piccole dimensioni (diametro inferiore ai 15 cm) è bene effettuare una pulitura annuale. Per evitare fastidiosi intasamenti è consigliato bruciare solo legna asciutta e stagionata da almeno un anno. Bruciare legna bagnata significa, infatti, creare molto vapore acqueo che raffreddandosi lungo la canna fumaria si unisce alla fuliggine e crea catrame, molto difficile da scrostare ed altamente infiammabile.
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Un altro aspetto da tenere sempre in considerazione è il corretto tiraggio sul quale influisce in modo determinante la direzione del vento: se è ascendente il tiraggio sarà elevato e avrai un maggiore dispendio di legna mentre, se il vento è discendente, l’effetto sarà opposto e la tua casa potrebbe affumicarsi.
Infine, quando pulisci il camino dalla cenere residua lasciala riposare per almeno un giorno prima di gettarla: all’interno potrebbero esserci delle braci ancora roventi. Per raccoglierle utilizza una paletta di ferro e scrosta i lapilli rimasti con una spazzola in metallo. Pulito e ben curato, il caminetto ti regalerà solo soddisfazioni.
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