Le bollette salate non riguardano solo famiglie e aziende, che in questo lungo inverno devono fare i conti con i rincari di luce e gas. Anche negli edifici pubblici è un problema davvero molto sentito, in particolare a scuola dove energia elettrica e riscaldamento rappresentano una voce di spesa non indifferente, visto che luci e termosifoni stanno accesi spesso. Come risparmiare energia a scuola? Ci sono dei consigli che i dirigenti scolastici, i Comuni e il Ministero dovrebbe seguire, soprattutto per evitare sprechi inutili.
La sostenibilità e l'educazione all'ecologia passa anche attraverso il risparmio energetico e alle buone pratiche da insegnare in primis tra i banchi. Come si può insegnare la raccolta differenziata a scuola, lo stesso si può fare con la riduzione degli sprechi che portano le bollette della luce a raggiungere cifre astronomiche. Per favorire il risparmio energetico, studenti, professori, personale ATA e tutti coloro che ruotano intorno al mondo scuola dovrebbero mettere in campo comportamenti sostenibili.
Tanti i gesti quotidiani che possono fare la differenza:
- Se la luce esterna è sufficiente, spegnere le luci in classe.
- Se nei corridoi arriva la luce del sole, spegnere le luci artificiali.
- Quando si va in palestra o in laboratorio, spegnere le luci in classe.
- Spegnere tutti i dispositivi che non vengono utilizzati in quel momento, come stampanti e computer.
- Installare solo lampadine a basso consumo energetico.
Dal punto di vista del riscaldamento, poi, andrebbero regolati i radiatori, per non avere i classici climi caraibici in aula. E poi bisognerebbe evitare di tenere troppo a lungo le finestre aperte, anche se il ricambio dell'aria è fondamentale. Le porte delle aule vanno sempre tenute chiuse per evitare dispersione di calore.
A scuola, maestri e professori dovrebbero prevedere, all'interno del percorso formativo di educazione civica, lezioni dedicate appositamente al risparmio energetico. Non si è mai troppo piccoli per imparare la sostenibilità.
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