VIVERE GREEN

Quanti animali muoiono a causa delle coltivazioni intensive?

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Il problema non è l'agricoltura ma la sostenibilità delle scelte dell'uomo: coltivare e allevare fa male all'ambiente e agli animali.

Ti sei mai chiesto se l’agricoltura può fare male agli animali? Quando si tratta di ridurre al minimo la quantità di sofferenza degli animali in tutto il mondo, mangiare vegan è di gran lunga la soluzione migliore.  Sfortunatamente, comprendere l'entità dell'impatto dell'agricoltura vegetale sugli animali.

Molti più animali vengono uccisi per carne, uova e latticini rispetto a quelli che muoiono quando vengono raccolte le piante. La maggior parte del mais e della soia coltivati ​​oggi viene utilizzata per nutrire gli animali d'allevamento e l'agricoltura animale distrugge l'ambiente.

Mangiare vegan richiede la raccolta di circa 12 volte meno piante rispetto all'alimentazione degli animali che verranno uccisi per la carne. La coltivazione e la lavorazione delle proteine ​​vegetali richiede molta meno acqua rispetto all'allevamento di animali.

L’agricoltura gli uccide gli animali?

Peta racconta che gli animali vengono uccisi dai pesticidi (alcuni involontariamente) o inavvertitamente da macchinari quando le piante vengono coltivate o raccolte. Nulla a che vedere con le industrie di carne, uova e latticini.  Solo negli Stati Uniti, circa 39 milioni di mucche, 121 milioni di maiali, 9 miliardi di polli e innumerevoli altri vengono macellati ogni anno per la loro carne. Non solo mangiare vegano impedisce agli animali di essere uccisi direttamente dall'industria della carne, ma impedisce anche che molti piccoli animali vengano uccisi inavvertitamente quando la terra viene arata e i raccolti vengono raccolti per nutrire gli animali d'allevamento.

La maggior parte degli allevamenti vegetali produce cibo per gli animali d'allevamento, ma l'agricoltura animale danneggia la stessa terra che li nutre attraverso il deflusso tossico che contamina le riserve idriche, le lagune di rifiuti che emettono fumi pericolosi e la desertificazione. Se includiamo altri processi che sfruttano gli animali, come la produzione di cuoio, che sta avvelenando il fiume Gange e gli esseri umani che da esso dipendono, il quadro si fa ancora più cupo.

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