La pappa al pomodoro è una memoria d’infanzia, quando si leggeva di Gian Burrasca e della sua piccola rivoluzione in collegio. 'Il Giornalino di Gian Burrasca' scritto all'inizio del '900 da Vamba ha infatti reso celebre questa pientanza appetitosa. Come resistere al sapore inconfondibile di questo piatto ‘povero’ di origine toscana? La stessa ricetta può essere riprodotta anche in casa facilmente.
Si tratta di una zuppa preparata con pochi ingredienti facilmente reperibili in casa da servire calda nelle serate invernali ma anche d’estate a temperatura ambiente, gradita da grandi e piccini
Lavare, pulire e togliere la pelle ai pomodori. Tritare il basilico, poi preparare il soffritto con aglio e olio e basilico lasciandolo soffriggere per qualche minuto. Quindi tagliare e schiacciare la polpa dei pomodori con una forchetta e inserire in padella con un pizzico di sale e pepe e lasciare cuocere per 20 minuti a fuoco medio.
Mentre cuoce, tagliare il pane raffermo pezzetti e inserirlo in padella ricoprendolo di acqua calda e lasciare per qualche minuto. Poi spegnere il fuoco e lasciare la pappa in padella per un’ora con il coperchio. Poi travasare la pappa al pomodoro in un recipiente e mescolare bene per triturare al meglio il pane, impiattare e servire con due foglioline di basilico per decorare il top.
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