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Quanto inquinano gli allevamenti intensivi

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Gli allevamenti intensivi inquinano, ma quanto?

Lo sappiamo, ogni attività umana ha un impatto ambientale notevole sulla terra. Cercare di ridurre questo impatto è fondamentale per salvaguardare il pianeta. In particolare, secondo un recente del WWF, dal titolo "Dalle pandemie alla perdita di biodiversità. Dove ci sta portando il consumo di carne", è il settore alimentare quello che inquina di più e sfrutta di più le risorse naturali. Ed è quello che è maggiormente responsabile dell'attuale crisi ecologica. Occhi puntati sull'allevamento di bestiame. Tu lo sai quanto inquinano gli allevamenti intensivi?

Il report dell'associazione in difesa degli animali e del pianeta parla chiaro. I soli allevamenti intensivi sono responsabili del 14,5% delle emissioni totali di gas serra nell'aria. Inoltre, usano il 20% delle terre emerse come pascolo e il 40% dei terreni coltivati per produrre i mangimi necessari per nutrire gli animali. Un modo non sostenibile di allevare animali, che solleva anche un'altra questione che non deve passare in secondo piano. Sono anche fonti altamente pericolose di malattie zoonotiche. Un problema di altissima attualità dal momento che il 75% delle malattie emergenti ha questa origine, sempre secondo quanto riportato dal report.

Per quello che riguarda gli animali allevati in modo "intensivo", questi rappresentano ben il 60% del peso dei mammiferi attualmente presenti sulla terra. Contro un 35% rappresentato dal peso degli esseri umani e dal 4% appena dei mammiferi selvatici, non allevati.

Oggi la produzione di carne ha raggiunto livelli davvero altissimi, 5 volte maggiore rispetto a quella che mangiavano i nostri genitori e i nostri nonni negli anni Sessanta. Oggi ogni persona consuma in media ogni anno 34,5 chili di carne. In Italia il consumo medio sale a 80 kg. 60 anni fa, invece, era appena 21 kg.

Il sistema food, allevamenti intensivi in primis, deve ripensare il suo modello di produzione. Perché per ridurre le emissioni di CO2 si deve rivoluzionare tutto il settore, che causa deforestazione, perdita di biodiversità, inquinamento, distruzione di ecosistemi e di conseguenza rischi per altri esseri viventi.

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