PRIMA INFANZIA

Pelle atopica nei bambini: cosa significa e cosa si può fare

LEGGI IN 4'
La pelle atopica è un fenomeno molto frequente in età pediatrica: si manifesta con rossore, disidratazione e irritazione che alterano la naturale funzione di difesa della cute. Ecco cosa si può fare per proteggere quotidianamente la pelle sensibile da piccole e grandi aggressioni

Indice dell'articolo

DOTT. GIOVANNI CASO

PEDIATRA E DIRETTORE SCIENTIFICO DI WWW.AMICOPEDIATRA.IT

 

La pelle normale è una efficace barriera protettiva che è in grado di mantenersi bene idratata e così proteggere se stessa e l’organismo dalle infezioni e dagli agenti irritanti o allergizzanti.

La pelle “atopica” è invece particolarmente sensibile e vulnerabile, tende a disidratarsi e a perdere la naturale funzione di barriera da virus, batteri, allergeni e altre sostanze irritanti.

La dermatite atopica è una patologia frequente in età pediatrica che causa grande disagio e fastidio al bambino.

Nelle forme più lievi la pelle appare solo particolarmente “sensibile”: si arrossa facilmente quando viene lavata, o con freddo e vento, oppure se viene sfregata o quando è a contatto con la lana o sostanze irritanti (come detergenti, agenti chimici, profumi).

Nelle forme più severe la pelle si presenta arrossata e molto pruriginosa. Se grattata, appare umida e ferita, dando origine poi a croste. La pelle nel suo insieme è costantemente secca. Possono formarsi placche di pelle inspessita (xerosi) dovuta al grattamento.

Nel bambino di pochi mesi, ad essere interessate sono le guance; poi, col passare del tempo la dermatite atopica interessa l'interno dei gomiti, dei polsi, e il retro delle ginocchia, e spesso, nei bambini che strisciano e poi gattonano, anche gli avambracci e la parte inferiore delle gambe. Occasionalmente possono essere coinvolti anche il collo, le caviglie e i piedi.

 

Cosa si può fare per aiutare un bambino con pelle atopica

Per la pelle atopica, quale che sia la sua intensità, non esistono terapie in grado di risolvere il problema alla radice. Il pediatra potrà valutare il ricorso a farmaci che consentano di controllare il prurito o alleviare i sintomi (come antistaminici, cortisonici o immunosoppressivi).

E’ invece importante adottare nella vita di tutti i giorni alcune misure di protezione della pelle del bambino che ha manifestato segni di atopia, non solo per limitare i sintomi ma anche per rinforzare la funzione di barriera della pelle e prevenire ricadute e complicazioni. Ecco quali.

 

Attenzione ai tessuti a contatto con la pelle e ai detersivi per bucato

La pelle atopica può irritarsi anche solo per il contatto con vestiti e biancheria in tessuto irritante (come lana e sintetico), o lavati con detersivi aggressivi. Ecco perché è importante fare attenzione sia al tipo di tessuto a contatto con la pelle del bambino, sia ai prodotti utilizzati per il lavaggio degli indumenti e della biancheria.

  • A contatto con la cute fate indossare al bambino indumenti di cotone bianco o lino (rimuovendo le etichette). I capi non devono essere aderenti. Le scarpe è preferibile che siano in cuoio (anche con suola in gomma, ma con intersuola in cuoio). Vanno evitati capi in lana (compresi cappelli e sciarpe).
  • Di notte utilizzate lenzuola in cotone, pigiami in cotone non troppo pesanti ed evitate di coprire troppo il bambino (affinché non sudi).
  • Lavate in lavatrice, i vestiti del bambino (soprattutto la biancheria intima), la biancheria da letto e da bagno a 60° con detergenti specificamente formulati per pelli sensibili. Al lavaggio deve seguire un adeguato risciacquo che rimuova eventuali residui di detersivo. Verificate sempre in etichetta se il prodotto è testato per uso pediatrico su pelli sensibili o se è certificato per l’uso in caso di allergia. I prodotti certificati per pelli sensibili e per chi soffre di allergie sono privi di coloranti e conservanti che possono irritare la pelle.

 

Detergere e idratare la pelle con delicatezza

La pelle atopica tende a disidratarsi rapidamente, ed è particolarmente sensibile all’azione dei comuni detergenti. E’ importante perciò sia limitare l’azione irritante di detergenti troppo aggressivi, sia mantenere una adeguata idratazione della pelle.

Per detergere la pelle dei bambini rispettando la sensibilità cutanea, è importante:

  • utilizzare detergenti non saponi, o il sapone di Marsiglia o soluzioni oleose a base di oli minerali, evitando saponi schiumogeni e profumati;
  • evitare bagni e docce troppo frequenti e con una temperatura dell’acqua troppo calda (verificare con un termometro che la temperatura sia compresa tra i 34° e i 36°);
  • asciugare la pelle tamponando delicatamente, senza sfregare;
  • applicare regolarmente una crema o un latte emolliente per mantenere la pelle sempre ben idratata.

 

Alleviare il prurito

Il prurito è la conseguenza dell’irritazione della pelle ma al tempo stesso una causa di peggioramento della dermatite (poiché il bambino tende a grattarsi). Mantenete quindi le unghie del bambino corte, se necessario fate indossare durante la notte dei guantini di cotone e, in caso di prurito molto intenso, rivolgetevi al pediatra per l’eventuale somministrazione di un farmaco antistaminico.

 

Proteggere la pelle da aggressioni

Tutto ciò che potenzialmente può contribuire a irritare la pelle atopica merita attenzione. Fate quindi attenzione a tutte le situazioni in cui la pelle del bambino può entrare in contatto con sostanze irritanti (come il cloro della piscina o i colori a dito) e cercate di evitare alla pelle del bambino inutili stress (come ad esempio ambienti domestici eccessivamente riscaldati o polverosi).

Ti potrebbe interessare anche:

Iscriviti alla newsletter di donnad

Leggi tanti nuovi contenuti e scopri in anteprima le iniziative riservate alla community.