PRIMA INFANZIA

Mal di pancia nei bambini: come comportarsi

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Come comporatrsi quando il bambino ha dolori di pancia. E quando preoccuparsi

Il mal di pancia è un disturbo molto frequente tra i bambini oltre i due o tre anni di età, tanto che alcuni genitori vengono presi dall’ansia e non riescono a definire i messaggi di aiuto dei figli soprattutto dei piccolissimi. I più grandicelli sono in grado comunque di esprimere a parole il malessere o il disagio, e comunque in questo caso i genitori hanno maggiori possibilità di decifrare il  malessere. Ad ogni modo il dolore alla pancia solitamente è riconducibile a tre cause.
 
Infiammazione appendice
In questo caso il dolore inizia con un fastidio intorno all’ombelico, poi si propaga nella zona dell’addome in basso a destra, e il dolore può aumentare di intensità in poche ore, ed è accompagnato da vomito e da febbre alta. Se la pancia è dura e tesa, e si sospetta una appendicite è bene portare il piccolo dal pediatra di famiglia che si adopererà per palpare la pancia del bambino e capire se è appendicite o meno.
 
Infezione gastro-intestinale
Nel caso di gastroenterite causata da virus, batteri o parassiti, i bimbi hanno crampi vomito o diarrea, e le fitte sono nella zona bassa dell’addome. Il mal di pancia può essere causato da problemi di stitichezza e aerofagia. Sono malesseri diffusi che solitamente si risolvono spontaneamente, basta avere qualche giorno di pazienza. Ad ogni modo sarà bene seguire i consigli del pediatra che prescriverà la cura giusta (che solitamente prevede una soluzione reidratante orale e un antipiretico)

Malessere di tipo psicologico
in questo caso non si tratta di motivazioni mediche ma sono provocate da un disagio psicologico dovuto a tensione o stress che i piccoli possono aver vissuto in ambito scolastico, nel rapporto con i coetanei durante gli allenamenti sportivi, magari dal rifiuto di partecipare a qualche evento, o in vista di un esame. In questo caso bisogna sostenere il piccolo rassicurandolo che non deve temere il rapporto con i coetanei e che il test che dovrà affrontare è solo un passaggio, e il risultato non sarà vitale. Spiegare che ha carattere e intelligenza per poter superare ogni cosa in sicurezza, e che comunque mamma e papà saranno sempre al suo fianco.

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