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Come funziona e come richiedere il certificato di malattia

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Quando si può ottenere un certificato di malattia.

In caso di malattia, il lavoratore dipendente ha diritto di stare a casa a curarsi e rimettersi in forma, prima di ritornare al lavoro. La malattia o mutua è un diritto sancito dalla normativa vigente, che garantisce lo stipendio in caso di assenza per malattia, secondo quanto previsto dalla normativa e dal contratto nazionale. La retribuzione percepita può essere a carico del datore o direttamente dell'INPS. Come funziona e come richiedere il certificato di malattia?

Per potersi assentare dal lavoro perché malato e percepire lo stipendio ugualmente, il dipendente deve presentare un certificato di malattia, che va richiesto, previa visita, al proprio medico curante. La nuova normativa prevede che sia il dottore stesso, dopo averlo prodotto, a inviarlo immediatamente o entro il giorno successivo la visita all'INPS, via telematica. Il lavoratore, oltre a controllare che tutti i dati siano corretti (in particolare quello del domicilio per eventuali visite fiscali), deve avvisare il datore, tramite un codice che il medico gli deve fornire: si tratta del numero di protocollo identificativo del certificato rilasciato dal medico.

Se per qualunque ragione, il medico non può inviare telematicamente il certificato di malattia all'INPS, il lavoratore deve ottenerlo in modalità cartacea e deve presentarlo o inviarlo all'INPS e al datore di lavoro entro due giorni. Se, invece, il certificato viene inviato direttamente per via telematica dal dottore, allora il lavoratore non deve più fare nulla. Le stesse regole valgono anche in caso di ricovero in ospedale o al pronto soccorso.

Il malato deve essere reperibile presso il domicilio indicato sul certificato, per sottoporsi a eventuale visiva del medico fiscale (che può essere d'ufficio o chiesta dal datore). Per chi è dipendente, le fasce di reperibilità per tutti i giorni indicati nella certificazione di malattia (quindi sabato, domenica e festivi compresi) sono le seguenti: dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. In caso di assenza della persona malata, si può incorrere in sanzioni, a meno che non si dimostri un motivo valido per la mancata reperibilità.

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