PULIZIE

Le macchie di pipì e di pupù

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Gli abiti dei più piccoli sono delicati e di conseguenza per lavarli bisogna utilizzare i prodotti giusti come Bio Presto Baby e Vernel Carezza Delicata, per evitare che possano rovinarsi prematuramente

Sono tante le paure che attanagliano un genitore, ancor prima che i figli nascano. Potrei fare una lista lunga e infinita, ma potrebbe risultare noiosa e causare ansia nei futuri genitori che potrebbero imbattersi in questo articolo. 

Tranquilli! In questa sede parleremo di qualcosa che tutti temono, ma che probabilmente è molto meno spaventosa di quel che sembra, anzi, non lo è per nulla: il pannolino. 

Per quanto mi riguarda, la mia paura non è mai stata il pannolino in sè, ma le conseguenze che la pipì e la pupù possono avere sui vestitini. 

Il cambio del pannolino in sè è qualcosa di rapido e indolore, anche se non vi nascondo che qualche volta capita che i nostri figli decidano di scatenarsi con i movimenti e comincino a muoversi all’impazzata come facevo io da adolescente ai concerti heavy metal. 

Detto ciò passiamo alla parte difficile: le macchie di pipì e pupù

La cosa più importante da considerare è che gli abiti dei più piccoli sono delicati e di conseguenza per lavarli bisogna utilizzare i prodotti giusti come Bio Presto Baby e Vernel Carezza Delicata, in modo da evitare che possano rovinarsi prematuramente.

Bio Presto Baby risponde al bisogno di delicatezza e pulizia per il bucato dei bambini. La pelle dei bambini fino ai 3 anni è molto delicata, per questo Bio Presto Baby non solo ha una formula concepita per rispettare la pelle del bambino con un profumo ipoallergenico , ma è anche testato sotto controllo pediatrico. Inoltre, garantisce la rimozione delle macchie, un’ottima risciacquabilità e l’assenza di residui sui tessuti. Una soluzione efficace, delicata e sicura. Il potere detergente di Bio Presto Baby rimane invariato sia nel lavaggio a mano che in lavatrice.

Anche  la formula dell’ammorbidente Vernel Carezza Delicata è stata pensata appositamente per soddisfare le necessità dei bebè con le pelli più sensibili. Il film idrolipidico è una sottile pellicola che ricopre l’epidermide composto da una miscela di acqua e sebo, che resiste alle aggressioni dei microbi e consente lo sviluppo della normale flora della pelle. Nei soggetti particolarmente sensibili, fattori esterni come il freddo, i raggi ultravioletti o anche il semplice sfregamento con la biancheria rovinano il film protettivo e la pelle diventa ancora più sensibile e reattiva. Grazie alla sua formula ipoallergenica e dermatologicamente testata, Vernel Carezza Delicata aiuta a non irritare il film idrolipidico. A differenza dell’ammorbidente tradizionale, infatti, ha una formula più delicata e non contiene i principali ingredienti allergizzanti legati al profumo. Alla sua formulazione ipoallergenica, è stata conferita la certificazione ECARF, da parte dell’European Centre for Allergy Research Foundation.

Potrei dirvi tanto delle macchie in generale, dei segreti che si tramandano di generazione in generazione, quando la lavatrice non esisteva e si lavava tutto a mano col famosissimo sapone di Marsiglia. Ma non lo farò, tranquilli. 

Mio nonno ad esempio, rarissimo caso di uomo vedovo per ben due volte, aveva una serie di quadernini “segreti” scritti dalle mogli, in cui si dicesse ci fossero i segreti per togliere qualsiasi tipo di macchia. Ne ho un vago ricordo quand’ero piccolo e probabilmente potrebbe essere una leggenda raccontata dai miei zii, anche perché a quasi trent’anni dalla sua scomparsa, questi quadernini non li ha mai visti nessuno. 

Mia mamma invece ha da sempre un libricino che le fu regalato da una sua amica negli anni 60 che si chiama “Come togliere ogni tipo di macchia” a cui lei negli anni ha aggiunto dei suoi appunti su macchie che probabilmente 60 anni fa nemmeno esistevano. 

Ricordo che ci fu un periodo in cui mia mamma non trovava più il libricino ed ogni volta che le telefonavo per chiederle consigli su come togliere le macchie, la sua risposta era sempre una : Il detersivo per i piatti! Allorché le chiedevo “Mamma ma se il detersivo è per i piatti com’è che se lo usi per smacchiare i vestititi, funziona?” Non mi ha mai saputo rispondere. 

E dunque dopo tutto questo preambolo, torniamo all’argomento clou: le macchie di pipì e di pupù. 

Purtroppo capita anche al pannolino perfetto prima o poi di soccombere davanti alle inaspettate quantità di bisognini prodotti dai nostri piccoli e a pagarne le conseguenze sono per il 99% delle volte i bodyni che caso voglia siano quasi sempre bianchi.

La prima cosa da fare è agire il più in fretta possibile, perché ogni secondo potrebbe essere fatale per il body.

La pipì in quanto liquida è abbastanza semplice da trattare. Basta semplicemente tamponare, sciacquare e poi lavare a mano o in lavatrice.

Per quanto riguarda invece la pupù, Io personalmente sciacquo subito il capo sotto l’acqua e tolgo i residui “solidi”, perché strofinare su una macchia con residui potrebbe solo ottenere il risultato di diffonderla ancora di più. Quindi rimuovo la maggior parte della macchia con carta assorbente e poi la tratto con un detersivo specifico, oppure con lo smacchiatore. Nel secondo caso lascio agire qualche minuto prima di pretrattare.

Strofino quello che rimane della macchia, risciacquo e metto in ammollo con acqua e Bio Presto Baby per il tempo necessario. Lascio agire per un po’ e metto tutto in lavatrice con Bio Presto Baby e Vernel Carezza Delicata per ammorbire il capo.
Di solito per essere ancora più sicuro di ottenere ancora più risultati, aggiungo anche un po’ di sbiancante.

Nonna Giuliana (alias mia madre) in questi casi consigliava di lasciare i capi in ammollo tutta la notte con bicarbonato o detersivo in polvere, dopodiché strofinare il tutto con un detersivo delicato e via in lavatrice.
Qualche volta mi ha anche suggerito di usare acqua ossigenata e aceto bianco, che lei utilizza come una sorta di “acqua santa” in grado di risolvere qualsiasi tipo di problema di pulizia nonché culinario.

Una cosa importante su cui concordo persino con mia madre è che bisogna evitare di lavare ad alte temperature. I 30 gradi bastano e avanzano, anche perché stiamo parlando sempre di capi per bambini, dunque delicati, che a temperature troppo alte potrebbero rovinarsi.

Ovviamente io non sono un guru del lavaggio dei vestiti, pur essendo un grande amante delle pulizie e uno stay-at-home dad ovvero un “papà casalingo” ma spero che questi mie consigli possano essere utili soprattutto ai neo genitori.

 

Diego: Il Meraviglioso Mondo Dei Papà

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