Gli anime isekai hanno conquistato una larga parte del pubblico, sia in Giappone che all’estero. Il termine “isekai” significa letteralmente “mondo diverso” e definisce un genere in cui il protagonista si ritrova catapultato in una realtà alternativa, spesso fantasy, dopo un evento improvviso. Questa struttura narrativa, benché ormai molto riconoscibile, continua ad attrarre nuovi spettatori e a generare serie sempre nuove. Vediamo insieme il perché di questo grande successo e quali sono considerati gli isekai più belli.
Che cos’è l’isekai e da dove nasce
L’isekai nasce come sottogenere narrativo all’interno della letteratura fantasy giapponese, per poi espandersi anche nei manga e negli anime. Le sue radici possono essere fatte risalire a racconti tradizionali giapponesi come Urashima Tarō. Tra i primi
esempi riconoscibili si trovano Fushigi Yûgi e El Hazard, ma è con Sword Art Online e successivamente Re:Zero che il genere acquista visibilità internazionale.
A differenza dei fantasy classici, l’isekai si basa su un personaggio ordinario, spesso privo di qualità eccezionali, che viene trasportato in un mondo straordinario dove acquisisce nuove capacità o un ruolo importante. L’elemento comune è la frattura iniziale causata da un incidente, un videogioco, una reincarnazione o un portale che aprono la strada verso l’altro
mondo.
Gli anime isekai più apprezzati
Numerose serie hanno ottenuto grande popolarità negli ultimi anni, ognuna con caratteristiche proprie. Vediamo le principali:
Re:Zero – Starting Life in Another World
Il protagonista, Subaru, finisce in un mondo fantasy senza sapere perché. Ogni volta che muore, torna a un punto precedente, come in un gioco. La storia mescola azione, dramma e crescita personale.
Sword Art Online
Ambientato in un videogioco dove i giocatori restano intrappolati, SAO ha portato l’isekai al pubblico globale. L’attenzione si concentra sul rapporto tra realtà e finzione, sull’identità digitale e sulle relazioni virtuali.
No Game No Life
Due fratelli, imbattibili nei giochi, vengono trasportati in un mondo dove tutto si risolve con sfide ludiche. L’estetica vivace e la trama non convenzionale lo rendono molto riconoscibile.
That Time I Got Reincarnated as a Slime
Un uomo comune si reincarna in uno slime dotato di poteri speciali. La serie gioca con gli stereotipi del genere, offrendo un protagonista non umano che riesce a costruirsi la propria strada. Il tono è più leggero rispetto ad altri titoli, ma non mancano momenti intensi.
Overlord
Un giocatore esperto resta bloccato nel mondo del suo videogioco preferito poco prima della chiusura dei server. Assume il ruolo di un potentissimo non-morto, e comincia a esplorare il nuovo mondo con metodi discutibili. La serie riflette sulle dinamiche del potere e della moralità.
I motivi del successo
Il pubblico si avvicina agli isekai per ragioni diverse:
- per evadere dalla quotidianità, entrando in un contesto dove tutto è possibile.
- per la facilità con cui si riesce ad identificarsi nel protagonista, che spesso è un individuo comune, con tratti riconoscibili.
- per il perfetto worldbuilding, ossia per la cura delle ambientazioni, delle regole e classi sociali del mondo magico in cui entra il personaggio.
- per i temi emotivi e morali come la giustizia, il dolore, la responsabilità, la morte e la rinascita, conditi da una arguta ironia.
- per la possibilità di spaziare tra mille titoli diversi che saturano l’industria d’animazione giapponese.
Rischi e sviluppi futuri
Il successo dell’isekai ha portato a una produzione molto ampia, ma, come dicevano prima, anche a una certa saturazione. Molti anime finiscono per somigliarsi creando uno schema che si ripete fin troppo spesso e che senza variazioni rischia di stancare anche il pubblico più affezionato. Alcune serie recenti cercano di differenziarsi attraverso ironia, ambientazioni originali o inversione dei ruoli.
È il caso, ad esempio, di Reborn as a Vending Machine, dove il protagonista si reincarna addirittura in un distributore automatico.
Un’altra tendenza in crescita è quella dei “reverse isekai”, in cui è il mondo fantasy a entrare in contatto con la realtà. Esempi come The Devil is a Part-Timer! offrono nuovi spunti, giocando sul contrasto tra personaggi sovrannaturali e vita ordinaria.
Gli anime isekai hanno trovato un linguaggio che funziona e che sa adattarsi. La loro forza sta nella possibilità di raccontare nuovi inizi e trasformazioni profonde, in grado di catturare istantaneamente i fan.