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Giro d’Italia 2017, le tappe più belle da mettere in lista per un viaggio

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Il Giro d’Italia arriva al suo centenario e per l’occasione ci siamo fatti guidare dalle tappe dell’itinerario dei ciclisti per scoprire i luoghi più belli da visitare

Quest’anno il Giro d’Italia arriva a un’edizione speciale. È la numero 100 e saranno in molti gli ospiti illustri e i vip che celebreranno il suo centenario. Quando nacque la manifestazione, agli inizi del 900, era l’occasione per conoscere l’Italia - i suoi borghi e le sue bellezze più nascoste - attraverso l’itinerario ciclistico della gara che alternava le tappe in salita, con quelle in discesa o in pianura.

Anche quest’anno Bio Presto è a fianco del Giro d’Italia come sponsor ufficiale a fianco del Giro d’Italia e sarà presente all’interno dei Villaggi di Partenza e di Arrivo con tante iniziative per divertire il pubblico in un’atmosfera da una vera festa.

Per l’edizione 2017 si parte il 5 di maggio da Alghero, in Sardegna, e l’arrivo è previsto il 28 maggio a Milano. Abbiamo raccolto i centri più belli, tra cui ci sono anche borghi eletti tra i più belli d’Italia, sulla scia dei luoghi toccati dai ciclisti: 

  • Alghero (tappa: Alghero-Olbia) 

Quest’anno il Giro d’Italia prende avvio il 5 maggio dalla Sardegna e Alghero si prepara a ospitare i blocchi di partenza. Il piccolo borgo sardo che sorge sul mare è la capitale della riviera del Corallo ed è conosciuta per la sua storia, per le sue tradizioni e per le sue spiagge spettacolari. 

Le dominazioni dei secoli scorsi hanno lasciato le loro tracce: ci sono le mura fortificate con torri e bastioni di epoca spagnola, la cattedrale di Santa Maria che è uno dei monumenti simboli della città catalana, il complesso nuragico di Palmavera che ti fa scoprire il popolo antichissimo che per primo si insediò nel luogo.

Tra i luoghi più belli su cui puntare ci sono anche le grotte di Nettuno sul promontorio di Capo Caccia a 25 chilometri circa dal centro. Puoi salire attraverso una scalinata di 656 gradini e godere del panorama, di fondali marini ricchissimi e del passaggio, se sei fortunata, dei delfini.

Inoltre, vicino ad Alghero c’è uno delle spiagge considerare tra le più belle d’Italia, quella di Le Bombarde. È inclusa nel parco naturale regionale di Porto Conte, comprende una pineta ed è nota per la sua sabbia bianca e finissima.

Tra le specialità che puoi degustare c’è la tipica aragosta alla catalana, uno dei piatti forti della città, che ben si accompagna con un vino del luogo come potrebbe essere il Terre Bianche Torbato Alghero DOC. 

Adatto a chi: ama mare cristallino e tradizioni secolari.

  • Cefalù (tappa Cefalù- Etna)

Martedì 9 maggio si passa dalla Sardegna alla Sicilia, nella piccola perla della costa tra la provincia di Palermo e Messina: Cefalù, che custodisce uno dei tesori dell’architettura normanna, dichiarato patrimonio dell’Unesco. La sua cattedrale, infatti, si erge nel cuore della cittadina siciliana con i suoi due campanili e mescola alla perfezione il concetto di fortezza con quello di luogo sacro.

Puoi perderti tra le stradine e i vicoletti di Cefalù per scoprire altri resti della storia, come l’antico lavatoio medievale o le piccole chiese che si integrano perfettamente alle dimore più ricche, che fanno intendere tutta l’importanza che ebbe Cefalù nel passato, nominata anche come sede vescovile.

Oltre al suo borgo marinaro con tutte le case poste a schiere, sono molte le spiagge che si inanellano lungo la costa e che vantano un mare cristallino e una sabbia dorata. 

Appena fuori da centro è possibile adocchiare in cima alla collina il suggestivo tempio di Diana e le mura megalitiche che circondavano il centro antico.

Adatto a chi: ama il mare e la cultura.

  • Alberobello (tappa: Castrovillari-Alberobello)

Il 12 maggio ci si sposta ad Alberobello, la capitale dei trulli iscritta nella lista del patrimonio dell’Unesco. Il suo nucleo storico, costituito da abitazioni con pietre a secco e tetti conici, brilla con il suo bianco sfavillante in mezzo a una campagna che alterna mandorleti, uliveti e vigneti.

Visitarla è facile e non richiede molto tempo. Qui puoi perderti nelle stradine in salita e strettissime, godere di scorci suggestivi che si aprono, tra una costruzione e l’altra, e rimanere affascinata dalle vedute panoramiche che spaziano intorno. 

Ma non è finita. Puoi prenderti una pausa e piccolo assaggio di tutte le specialità del luogo che non lasciano indifferente nessun turista. In questo mondo magico, e quasi fiabesco, trovi molti negozietti, botteghe artigianali e ristoranti.

Cosa devi degustare? Prima di tutto l’olio extravergine del luogo, le orecchiette con le cime di rapa e un buon vino frutto di quelle terre.

Adatto a chi: ama camminare e perdersi in piccoli borghi (antichi).

  • Montefalco (tappa: Foligno-Montefalco)

Il 16 maggio il Giro si dirige verso Montefalco, che significa, per chi segue la competizione, fare tappa sulla strada del Sagrantino costellata di cantine che producono il celebre nettare di Montefalco. Ce ne sono sia di storiche che di emergenti. Qui, infatti, prima di arrivare nel centro del borgo, sono molte le aziende agricole in cui prendersi una pausa per un pranzo di degustazione delle specialità del luogo. 

Montefalco, circondata da mura, conserva un piccolo tesoro. La chiesa di San Francesco è stata sconsacrata e trasformata in un museo grazie agli affreschi con le 12 scene della vita del santo (risalenti al XV secolo) realizzate da Benozzo Gozzoli, allievo del Beato Angelico, e ai paesaggi umbri dipinti dal Perugino.

Adatto a chi: ha voglia di cultura e un buon vino per brindare.

  • Asiago (tappa: Pordenone-Asiago)

Il 27 maggio, infine, si arriva ad Asiago: un luogo di memoria storica completamente ricostruito dopo le distruzioni della Prima Guerra Mondiale.

Lungo il percorso che fu interessato dalla zona di guerra sorge il sacrario militare, noto anche come sacrario del Leiten, terminato nel 1938, che conserva le spoglie di 50 mila vittime tra italiani e austriaci. Qui sono raccolti documenti, armi e cimeli.

Di questa cittadina era lo scrittore Mario Rigoni Stern e alcuni itinerari enogastronomici sono costruiti a partire dai suoi piatti preferiti. I luoghi infatti, legati alla mungitura e alla transumanza, sono specializzati nella produzione di formaggi e di miele.

Nei pressi, inoltre, ci sono due noti osservatori astronomici.

Adatto a chi: vuole conoscere i luoghi della storia dello scorso secolo.

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