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Filastrocche e poesie di Halloween per bambini: le piu belle da condividere

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Le filastrocche e poesie di Halloween da condividere nella notte del 31 ottobre.

Halloween è una festa molto amata dai bambini. Tra travetimenti, dolcetti e scherzetti, si preparano alla notte più paurosa dell’anno. Durante la caccia ai dolcetti potrebbero presentarsi con una simpatica filastrocca o poesia da recitare insieme. Per stupire, durante il “Dolcetto o scherzetto?”, chi è pronto con cestini pieni di caramelle e biscotti deliziosi. Ecco una piccola selezione di versi divertenti su fantasmi, megere e paura.

Ghiga e Ghega sono maghe di Roberto Piumini

Ghiga e Ghega sono maghe,
son megere con le rughe
o, la gente dice, streghe.
Fanno gesti, pappe grigie,
purghe, gemiti e magie,
piogge gelide o roghi,
velenosi sughi ed aghi:
basta solo che le paghi.

Halloween festa stregata! di Jolanda Restano

Ci spaventa la nottata!
Tutti fuori a notte fonda
festeggiam con baraonda.
Streghe, maghi e fantasmini…

Dolci, frittelle, cioccolatini!
Che ricetta eccezionale!
Che nottata micidiale!
Tante maschere stregate;
tante facce spaventate;
tanti dolci nei pancini;
tante zucche in lumicini.

E’ una festa un po’ paurosa,
con fantasmi e streghe a iosa!
E con maghi e mostri a frotte
trascorriamo questa notte!

Quanto dura la paura? di Loretta Maria Giraldo

Un istante
raggelante,
un secondo
tremobondo,
un minuto
tutto muto,
un respiro
trattenuto,
una notte
scura scura...
Tanto dura
la paura. 

Il tremendo mago blu di Pinin Carpi

C'era una volta una fatina bianca
che andava a rubare i fichi molli
nell'orto del tremendo mago Blu
Era un tremendo che rideva sempre
saltando come un grillo sul suo letto.
Ma poi col suo fucile luccicante
mirava dritto al cuore della fata
e sparava, sparava luci e piume
e fiori, fiori lievi bianchi e azzurri
che pareva una festa, un'incantata
per quella fata che mangiava i fichi
cantando una canzone da far piangere
tanto era dolce e piena di sussurri
di luci, piume e fiori bianchi e azzurri. 

Il fantasma Gastone di Giuseppe Pontremoli

Seppure a malincuore
il fantasma Gastone
ha dovuto levarsi
il lenzuolo di cotone
ed in cambio ne ha messo
un altro ma di lana
perché s'è ritrovato
con la salute insana.

Ritornando al castello
era molto sudato
ed un perfido spiffero
l'ha molto raffreddato:

tutto intorno gli ronza 
si muove lentamente
e immagini di umani
gli scuotono la mente,

ma quel che più lo secca
di tutte le sue pene
è che stentate e rauche
stridono le catene.

Strega ti lega, strega ti frega di Bruno Tognolini

Strega ti lega, strega ti frega
Col suo incantesimo strega ti strega
Grido di donna, strillo che striscia
Giro di gonna di pelle di biscia

Strega nel buio, strega del bosco.
Ma c’è un rimedio e io lo conosco
Rompo la trappola, tolgo la truffa
E ora ti vedo: sei strega e sei buffa
E il maleficio si rompe perché
Ora io rido di te

 

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