É arrivata l’influenza e purtroppo i bambini sono le prime vittime, come conferma l’ultimo bollettino RespiVirNet sulle infezioni respiratorie acute: l’incidenza più alta si riscontra nella fascia di età tra gli 0 e i 4 anni, con circa 21 casi ogni mille assistiti. Attenzione ad alcuni errori che possono essere pericolosi:
- Dolore addominale: può esserci un rischio appendicite. Più il bambino si muove, meno è grave il disturbo. Inoltre, un malanno che va e viene in genere non è un pericolo d'interesse chirurgico.
- I "dolori di crescita" non esistono. Occorre dunque valutare che all'origine non ci siano un trauma, un processo infiammatorio in corso o una malattia reumatica.
- Non aver paura del pianto. Il pianto dovuto a malattia è un pianto non energico. È piuttosto flebile, diminuisce di tonalità nel tempo.
- Attenzione misurare bene la febbre. Un'eccessiva sudorazione, l'attività fisica, l'alimentazione sono fattori che possono indurre in errore, facendo aumentare la temperatura corporea.
- Niente panico da meningite nei bambini: quando la febbre è accompagnata da mal di testa e rigidità nucale, spesso nei genitori si attiva un campanello d’allarme: il sospetto va subito alla meningite. Può aiutare a dirimere le situazioni più dubbie il cosiddetto 'test della camminata': se il bimbo non riesce a stare in piedi e si affloscia o non riesce a muoversi senz'altro bisogna correre in pronto soccorso.
- Non dimenticarsi di far bere i bambini. Altro errore molto diffuso in presenza di febbre è non introdurre liquidi sufficienti e bere meno di quel che si dovrebbe.
- Non coprire troppo i bimbi con la febbre. È corretto fare il contrario, il bambino va alleggerito e così anche il letto in cui riposa, perché è importante consentire la dispersione del calore, che è una reazione all'attacco dei virus.