ADOLESCENZA

5 modi per dimostrare tutti i giorni ai tuoi figli che li ami

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Per dimostrare l'amore ai bambini, le parole non sono sufficienti. Ecco quindi quei piccoli gesti che possono fare la differenza e che possano aiutarlo a capire che sono molto amati e stimati.

Con i bambini contano i fatti, più delle parole. Non è un semplice luogo comune. I piccoli imparano per apprendimento passivo. Osservano i genitori, imitano i loro atteggiamenti e comprendono anche come si fa ad amare. Un recente studio inglese, ha dimostrato che la relazione affettiva che instauriamo con i nostri figli condiziona la loro capacità di esprimere emozioni.

Ecco quindi 5 modi per dimostrare tutti i giorni ai tuoi figli che li ami

Crea sempre un contatto fisico. Può essere un abbraccio, tenerlo per mano quando siete sul divano insieme, battergli un cinque se fa una cosa bella o semplicemente riempirlo di baci, solo per il gusto di farlo, senza un motivo speciale.

Complimentati spesso. Fai sapere al bambino che sta facendo un buon lavoro, quanto è fantastico e anche nello. Costruisci la sua autostima e insegnagli ad amare se stesso.

Ringrazialo. È molto importante fargli sapere che lo apprezzi e che apprezzi quando ti ascolta, è gentile e fa quello che gli viene chiesto. Ringrazialo anche per essere semplicemente il bambino che è.

Cucina per lui e fallo cucinare con te. Alle volte è difficile, ma lo fa sentire importante. Inoltre, se il tempo a disposizione è poco, è un modo per farlo sentire importante e fare qualcosa insieme.

Incoraggialo. Ascolta i suoi sogni e incoraggialo a realizzarli. Fagli capire che qualsiasi cosa scelga va bene, che ciò di cui ha bisogno è solo la volontà di provarci, ma tu farei sempre il tifo per lui.

Come vedi non c'è nulla di realmente pratico, ma è il modo in cui lo fai che conta davvero. Talvolta è difficile e la stanchezza può essere un ostacolo enorme nella relazione con i bambini, ma provaci. Già, provarci è la dimostrazione che stai facendo qualcosa di importante per il tuo piccolo. E lui lo sa.

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