Con l'arrivo dell'Epifania si chiude il ciclo delle festività natalizie, un momento che per i bambini può portare con sé un po' di malinconia per il rientro a scuola. Proprio per questo, è importante trasformare la calza in un concentrato di pura positività, eliminando alcuni simboli della tradizione che potrebbero risultare punitivi.
Addio al carbone (anche se dolce)
Il primo consiglio è categorico: niente carbone, aglio o cipolle, nemmeno per i bambini che sono stati più "monelli".
Il carbone, pur essendo zucchero, ha un colore nero e cupo. In un momento in cui i bimbi sentono già il peso della fine delle vacanze, ricevere un simbolo di rimprovero può pesare sul loro umore.
Se un bambino deve essere corretto per un comportamento sbagliato, i genitori dovrebbero farlo durante tutto l'anno con il dialogo, senza usare una festa come occasione per ribadire una mancanza.
La correzione va fatta "sul momento"
Dal punto di vista pedagogico, usare la Befana come "giudice" dell'intero anno è considerato poco efficace. Se un bambino si comporta male, l'errore va corretto nel momento in cui avviene. Aspettare il 6 gennaio per dare una "punizione simbolica" rischia di essere un messaggio tardivo che il bambino non associa più chiaramente a un'azione specifica.
La festa dovrebbe essere un momento di gratificazione e amore incondizionato, non un'occasione per ribadire mancanze passate.
Salute e sicurezza
Oltre all'aspetto psicologico, ci sono motivi pratici legati al benessere fisico:
- Danni ai denti: il carbone dolce è composto quasi esclusivamente da zucchero cristallizzato molto duro. Masticarlo può causare micro-fratture allo smalto dei denti o scheggiature, oltre a favorire le carie più di altri dolci che si sciolgono velocemente.
- Eccesso di zuccheri: in una calza già ricca di cioccolato e caramelle, il carbone rappresenta un ulteriore carico di zuccheri "vuoti" (senza altri nutrienti come quelli presenti nel cacao) che affatica il metabolismo dei più piccoli.