PSICOLOGIA

Essere un buon amico: 5 cose da cui partire

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Le caratteristiche per essere un buon amico: ecco come fare per favorire una buona amicizia

Essere un buon amico ci apre a un rapporto che dura nel tempo e contribuisce anche a renderci felici. Ma come cementare un’amicizia? Quali sono le caratteristiche che ti rendono un amico vero? Ecco le cose su cui puoi cominciare a ragionare:

1) Il superamento dei difetti
La prima caratteristica di un amico è la capacità di andare oltre i difetti dell’altro. Certo, è difficile; certo, alcuni atteggiamenti possono essere insopportabili; certo, l’altro può anche sforzarsi di smussare gli angoli. D’altra parte, comprenderlo in modo così profondo è il primo passo per un’amicizia duratura, purché si tratti di mancanze innocue e la benevolenza sia reciproca!

2) L’ascolto vero
L’ascolto attivo è un altro ingrediente di una buona amicizia. Ascoltare vuol dire decentrarsi e lasciare che l’altro si esprima, si apra, si sfoghi, secondo i suoi tempi, quindi implica anche accettare i suoi silenzi. Pensi di essere un buon ascoltatore o tendi a occupare sempre il centro della scena?

3) La custodia dei segreti
Custodire le confidenze di un amico, senza spifferarle, dovrebbe essere scontato, eppure può capitare di avere la tentazione di rivelare il segreto o di sottovalutarne l’importanza. Quando l’altro ti confida qualcosa, è come se ti affidasse una parte di sé. Inoltre, prova a invertire le parti: ti farebbe piacere se un amico condividesse qualcosa che gli hai detto con altri?

4) Il dono del tempo
Per essere un buon amico, cerca di trovare anche del tempo per sentire o incontrare la persona che ti è cara, almeno e soprattutto nei momenti più difficili. Rischiamo, infatti, di farci prendere dalla nostra vita e di dare per scontato l’altro trascurandolo. Perciò, non rimandare troppo e invita l’amica a casa tua o per un’uscita: la pausa sarà benefica anche per te.

5) La sospensione del giudizio
Un altro modo per essere un amico vero è ascoltare l’altro e magari stargli accanto senza giudicarlo, anche perché possa aprirsi fino in fondo e non sentirsi solo. Certo, dipende anche dalla situazione e, inoltre, puoi valutare di dirgli la tua, al momento giusto e con tatto.

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