GRAVIDANZA

5 motivi per non avere paura dell’epidurale

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Come valutare se fare o meno l'epidurale. Deve essere una scelta soggettiva e presa in totale libertà. Ciò che conta è confrontarsi con un medico e conoscere bene i pro e i contro, senza farsi spaventare da falsi miti.

Partorirai con dolore, si diceva una volta. Partendo dal presupposto che purtroppo, epidurale o meno, la nascita del bambino è un trauma fisico e che tutto quel dolore c'è perché serve a qualcosa, come a capire quando bisogna spingere, esiste un'anestesia che può fare la differenza e rendere le donne un po' più serene. È vero, l'anestesia epidurale – perché serva – deve avvenire al momento giusto e ha degli effetti collaterali, esattamente come tutti i trattamenti di questo genere. La donna deve essere però informata di tutto e poter scegliere serenamente, senza giudizi.

5 motivi per non avere paura dell'epidurale

L'epidurale non fa male: un anestesista assisterà durante tutta la somministrazione. Quindi esegue l'anestesia locale dell'area in cui impianterà il catetere, al massimo puoi sentire l'ago e avere un formicolio alle gambe. Ma dalla prima dose di anestetico somministrata dall'epidurale, il dolore delle contrazioni si attenua o scompare in base al dosaggio.

Gli effetti avversi dell'epidurale sono minori. I principali effetti avversi dell'epidurale sono: emicrania, mal di testa, dolore lombare ... Questi sintomi di solito scompaiono entro 24 ore.

Le complicanze epidurali sono rare. Non si possono escludere completamente ma davvero le possibilità sono minime.

L'epidurale non blocca le contrazioni ma ne diminuisce il dolore. Non vanno via, permettendo alla madre di rimanere attiva e continuare a spingere. È dunque fondamentale che non sia somministrato troppo prodotto o una dose insufficiente, ma lì sta alla bravura del medico.

L'epidurale è non è novità. Fu sviluppata all'inizio del XX secolo, in Francia – dov'è particolarmente usa – si pratica dal metà degli anni Settanta.

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